Smaltita la delusione della Champions League, è già tempo per l'Inter di rituffarsi nel campionato e l'ostacolo di domani è di quelli da cerchiare in rosso. La squadra nerazzurra andrà infatti all'Olimpico dove ad attenderla troverà la Roma. Del posticipo serale di domenica e di altro parla oggi Luciano Spalletti nella consueta conferenza stampa pre-gara al Suning Tranining Centre. FcInterNews.it è sul posto e riporta le parole dell'allenatore.

Con quale stato d'animo torna a Roma?
"E' uno stato d'animo di quelli che mi piacciono perché faccio questo lavoro da molti anni, mi piace. Tornare in una città dove ho vissuto per anni e ho legami bellissimi mi fa piacere. Andiamo a giocare la partita con tranquillità".

Come ha preso le ultime dichiarazioni di Perisic?
"Sono normali. Io mi fido dei giocatori quando ci parlo ma in questo caso non devo nemmeno farlo. Ha detto cose normali. Per il rapporto che ho con lui e per il suo modo di stare con noi, secondo me è contento di far parte di questo gruppo e di questo club, della partecipazione emotiva che c'è dietro questa squadra":

Come ha preso invece quelle del padre di Lautaro?
"Quando ci sono dichiarazioni, se sono vere, si prendono in esame e si parla. Io della famiglia di Lautaro conosco solo il giocatore. Quello che è importante è che lui si renda conto che suo papà tentando di attaccare me in realtà attacca l'Inter e crea problemi a Lautaro stesso, perché finisce per danneggiare la sua immagine e il suo rapporto coi compagni di squadra. Per diventare forte devi gestire te stesso, ma anche chi ti sta intorno. I grandi club a livello europeo spesso stanno attenti a non avere situazioni imbarazzanti come queste da gestire. Il ragazzo non ha bisogno della difesa di nessuno. E' un uomo, non un bambino. E' tutto a posto. Io faccio questo lavoro da qualche anno, non dò peso a queste cose ma poi in un gruppo bisogna parlarne".

Ha riguardato l'ultima partita? 
"L'abbiamo riguardata, ma dobbiamo rituffarci nella prossima gara. Per quel che mi riguarda la squadra ha fatto un'ottima prestazione. Abbiamo preso gol quando stavamo esprimendo il blocco di squadra migliore, creando opportunità importanti. E' chiaro che se si ha a che fare con campioni come quelli del Tottenham possono creare la sterzata in qualsiasi momento. Ma è tutto sotto controllo, la squadra ha giocato forse una partita migliore al ritorno che non all'andata con gli Spurs. Per continuità, equilibrio, scelta dei momenti su quando accelerare e quando gestire".

Pensava di poter avere questo divario sulla Roma?
"Leggo che provate a metterci pressione, ma noi ce le mettiamo da soli. Vogliamo andare ancora più in là. Siamo ancora dentro la possibilità di qualificarci in Champions in un girone tra i più duri e poi per ora abbiamo una classifica abbastanza importante in campionato. Non vogliamo accontentarci".

Come inquadra quanto sta succedendo attorno a Nainggolan?
"Ha avuto un infortunio durante il ritiro e quando si hanno in quei momenti si creano delle complicazioni nel lavoro da fare. Ha avuto un paio di fastidi che possono assomigliare a ricadute o problemi avuti in base alla gestione di quello precedente. Può succedere, bisogna casomai trattarla con più tranquillità e prendere tempistiche più comode per poter rimettere a posto i problemini che ha. Il calciatore come potenzialità e testa è lo stesso. E' dispiaciuto perché sa che non ha dato il suo contributo e vorrebbe metterlo a disposizione dei compagni".

Teme un po' che possa succedere quello che è accaduto lo scorso anno come rendimento?
"Stiamo facendo quel che dovevamo fare, siamo dentro il più roseo percorso immaginabile. Se anche lei ci vuol creare delle attenzioni noi siamo pronti a prenderle e drizzare ancor di più le antenne. Cercheremo di anticipare quei rischi che si prendono giocando a calcio. Abbiamo giocato sotto livello a Bergamo, poi bisogna essere bravi a trovare il cavillo per poter dire qualcosa a questi calciatori. Stanno facendo un lavoro ottimo".

La Roma ha molte assenze. Le aveva anche l'Atalanta e il Tottenham. E' una partita trappola?
"Questo è un discorso che piace a voi, perché queste squadre hanno rose che non parlando in questo senso. Fino al numero 13 di calciatori a disposizione sono squadre che non hanno problemi. Fino a che non gli manca uno da sostituire in panchina sono in grado di mettere in campo formazioni di livello per poter vincere le partite. La Roma ha una rosa importantissima sotto l'aspetto qualitativo e numerico. I due o tre infortunati in partite così ravvicinate se li creano da soli perche ne cambiano 4 o 5 per volta. E' normale fare uso degli altri. Ne hanno a sufficienza e la partita è difficilissima proprio perché loro ora non sono dentro una classifica che gli dà merito per il calcio che stanno giocando, per il loro passato e blasone. Se ora siamo quelli che debbono vincere assolutamente questa partita ce lo prendiamo questo complimento perché è segno che ne abbiamo fatta tanta di strada. Sono arrivato che avevamo preso trenta punti dalla Roma. E' arrivata sempre seconda o terza, ha fatto una semifinale di Champions. E' segno che abbiamo fatto un lavoro straordinario".

Come sta Vrsaljko?
"E' a disposizione".

FcIN - Pensa che domani un'eventuale vittoria dell'Inter possa escludere la Roma dalla lotta Champions in via definitiva?
"Non è ancora decisivo nulla. Come ho detto prima, la Roma è una di quelle squadre che possono inanellare una serie di risultati importanti. Dobbiamo avere il nostro obiettivo al di là del nome dell'avversario. Dobbiamo vincere più partite possibile. Senza fare calcoli perché se poi ne esce una dal giro ne subentra un'altra. Le insidie ci sono sempre nel nostro campionato. Ci sono squadre fortissime che rendono la vita difficile".

A che punto del processo evolutivo dell'Inter siamo da uno a dieci?
"Si sposta sempre l'obiettivo. Diventa difficile dire che ci siamo, soprattutto per l'Inter. Tutte le volte che potremmo stare un po' più tranquilli si è allontanato. Vogliamo sempre prendere qualcosa in più perché fa parte della mentalità dei calciatori cercare qualcosa di nuovo. Come sta facendo il club programmando strutture nuove, uno stadio più accogliente. Più persone allo stadio. Se si riuscisse a fare squadra, il calcio ha delle possibilità da usare socialmente in altri campi e potrebbero dare vantaggi importanti alla nostra nazione".

Sezione: Copertina / Data: Sab 01 dicembre 2018 alle 12:37 / Fonte: dall'inviato al Suning Training Centre (Appiano Gentile), Mattia Todisco
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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