Ricavi incrementati, costi ridotti e la situazione finanziaria dell'Inter è molto meno negativa rispetto a un anno fa. Come racconta la Gazzetta dello Sport, un impatto notevole in tal senso l'ha avuto il ritorno della gente allo stadio: circa 40 milioni di euro in cassa tra botteghino e abbonamenti. In crescita anche la sezione commercials, che sorride con i nuovi sponsor. Circa 50 milioni dalla partecipazione alla Champions e altro denaro dal successo in Coppa Italia (circa 10 milioni). Ma è chiaro che le plusvalenze fatte registrare con le cessioni di Hakimi e Lukaku hanno impattato in maniera notevole sui conti del club (circa 90 milioni), con 180 milioni di incasso lordo. 

"L’addio al tecnico Antonio Conte, la cessione delle due stelle e una politica oculata sugli ingaggi hanno prodotto una sforbiciata nel costo del lavoro - spiega la rosea -. L’anno passato l’Inter aveva presentato in bilancio 261 milioni di spese per il personale (giocatori e tecnici) e 137 milioni di ammortamenti dei cartellini. A giugno gli importi saranno notevolmente inferiori, aggirandosi gli stipendi attorno ai 160 milioni e gli ammortamenti sui 100 milioni. Per gli altri costi operativi l’obiettivo dichiarato era una riduzione del 15%, mentre resterà sul groppone il fardello degli interessi passivi sul bond da 75 milioni emesso nel luglio 2020".

La previsione della Gazzetta è di una perdita inferiore ai 100 milioni, quindi molto contenuta rispetti ai quasi 250 di dodici mesi fa. Servirà probabilmente il sacrificio di un big per arrivare a pareggiare il bilancio, ma stavolta si parla di una strategia meno invasiva: servirebbero circa 60 milioni di plusvalenze e il taglio del 15% sugli ingaggi.

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Sezione: Copertina / Data: Mer 18 maggio 2022 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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