La fine della Serie A, terminata a un solo punto dalla Juve ed eguagliando gli 82 di Mourinho tripletista, invece di essere un momento di festa si è trasformato in un regolamento di conti. Questo quanto sottolinea oggi il Corriere della Sera, secondo il quale ora sarà difficile ricomporre la frattura che appare profonda tra Conte e il club. "Si andrà avanti per l’Europa League, poi probabilmente le strade si divideranno - assicura il quotidiano -. Club e tecnico cercheranno di raggiungere un gentleman agreement. Conte ha un contratto faraonico da 12 milioni netti a stagione, fino al 2022. Ci si siederà attorno a un tavolo e si arriverà a un compromesso. L’esonero non è un’opzione, impraticabile l’idea di licenziamento per giusta causa, mentre le dimissioni lasciando lì tutto l’ingaggio nessuno se le aspetta". Si parla di un ritorno in Premier (allo United?), mentre non trovano riscontri le voci sulla Juventus.

Nel mirino di Conte sono finiti Piero Ausilio ("con cui non è mai corso buon sangue") e anche Beppe Marotta. "Il rapporto tra i due, solidissimo all’inizio, si è sfilacciato, incrinato - si legge -. Conte gli imputa di non aver difeso né lui né la squadra, quando a gennaio si parlava di scudetto". All'indice anche Steven Zhang a causa della perdurante assenza dall'Italia. "Tra Conte e la dirigenza non c’è più un rapporto di fiducia. I margini sono stretti, quasi nulli. L’allenatore non vuole lavorare con chi, a suo dire, non mette la faccia nelle difficoltà e poi prende meriti - sottolinea il Corsera -. La società si è irritata per le dichiarazioni. Il presidente Steven Zhang e Marotta si sono parlati al telefono, oggi ad Appiano possibile confronto tra tecnico e amministratore delegato. Un chiarimento dovuto, difficile possa portare a una pacificazione".

Sezione: Copertina / Data: Lun 03 agosto 2020 alle 10:56 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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