Qui di "audace", in realtà, ci sarebbe solo l'aggettivo iniziale del titolo di quella famosa pellicola degli anni '50; oggi, invece, assai riconducibile all'identità del sospirato secondo portiere nerazzurro: Audero, appunto! Per il resto, il coraggio albergherebbe davvero altrove... Dopo aver, di fatto, perso un mese sul mercato alla caccia dell'estremo difensore titolare (Sommer), dovendo poi "buttare" per lui dalla finestra - ma in 2 comode rate annuali... - ciò che era appena entrato dalla porta della trasferta nipponica (nel senso di quei benefici economici giapponesi di 2-2,5 milioni di €); dopo aver indotto "l'ucraniano" Trubin (sulla stampa sportiva portoghese scrivono proprio così...) a ripetuti ma fuorvianti ammiccamenti nerazzurri via social, prima di finire rapito in volo da certe aquile lusitane (leggansi Benfica), dall'apertura alare senza pari (fino al 40% in caso di spiegamento futuro...); dopo aver sedotto ed abbandonato - forse solo per quest'anno di semina... - il portiere brasiliano Bento al suo destino nella Copa Libertadores nonché alla sua onerosità, il team mercato nerazzurro ha pensato bene di escogitare un'ultima mossa. Quella di provare - con l'ingaggio di Audero - a prendere 2 piccioni con una fava: tesserare finalmente il sostituto di Handanovic ed indurre al contempo l'ex presidente interista Thohir a riconsiderare quanto prima "i parametri" delle sue passioni nerazzurre. Ché, per attirare le attenzioni dell'attuale presidente della Federcalcio di quel paese asiatico, forse ora non basterà più avere la moglie con la madre indonesiana come l'ex nerazzurro Ventola (primordiale "idolo" all time dell'ex patron Erick) e neppure avere il padre della sua stessa nazione d'origine come nel caso di un altro ex interista come Nainggolan, nativo però nella belga Anversa (al pari di Lukaku...). Volete mettere allora la doppia carta presuntivamente vincente giocabile da Emil (Mulyadi) Audero che nell'arcipelago indonesiano - oltre ad essere la terra di provenienza del padre - ha avuto proprio i suoi natali nella città di Mataram, prima di trasferirsi in Italia all'età di 1 anno e di essere poi identificato preferibilmente col cognome della madre piemontese (Audero)? Intrisa dunque tutta questa particolare narrazione del sud-est asiatico con un'insopprimibile punta di autoironia - merce davvero rara in contesti "serissimi" come quello del calcio nostrano (perdonate l'immodestia!) - non si può che tirare un sospiro di sollievo per aver visto finalmente colmate almeno 3 delle 5 conclamate lacune della rosa nerazzurra: pur col "tardivo" centrocampista Samardzic e soprattutto con la nuova coppia di portieri.

Organico nel quale mancherebbero ora "solo" una punta - che potrebbe pure raddoppiare in caso di partenza di Correa - ed un cosiddetto braccetto di destra per la difesa. I precedenti beneauguranti di Sneijder prima e di Acerbi poi - arrivati in nerazzurro, in periodi diversi, giusto sul gong di chiusura della sessione estiva del mercato - non dovrebbero però essere così spudoratamente tirati in ballo, complicando a dismisura il lavoro ad Appiano di Simone Inzaghi... Ché, come era solito ironizzare il grande Totó, "Ogni limite ha una pazienza" e non si può approfittare - per quanto appena premiato col prolungamento del contratto di un altro anno (nuova scadenza giugno 2025) - del suo impareggiabile aziendalismo. In virtù del quale, voglio proprio vedere come andrà a finire la disputa intestina sul centravanti, scelta diversamente condivisa dalle varie componenti societarie, nonché col bollino dell'urgenza. Non foss'altro che per 2 pressanti fattori: il mazzo dove pescare il candidato si sta assottigliando sempre di più ed al contempo aumenta pure la concorrenza sugli obiettivi nerazzurri residui. Per dire: Lens e Monaco stanno sotto per Balogun; Morata avrebbe già rinnovato da un mese (fonte Sportmediaset?) con l'Atletico Madrid; Taremi è appetito dal Tottenham senza coppe, prossimo vedovo di Kane in partenza per la Baviera. Nzola (ipotetico sostituto di Beto all'Udinese) è appena finito alla Fiorentina ed infine, ma non ultimo, su Zapata si starebbe interessando la Roma. Sulla carta, si rischia seriamente di restare con il cerino in mano.

Anche se non manca di infoltirsi la schiera di coloro - addetti del settore o meno - che sornionamente si lasciano andare, quasi un giorno sì e l'altro pure, ad allusioni ed ammiccamenti. Tipo il Corsport o il giornalista Marco Barzaghi di Mediaset - che devono forse allungare il brodo... - ma anche lo stesso Massimo Moratti: tutti accomunati dal paventare la comparsa sulla scena di un (fantomatico?) Mister X. E qui mi permetto di pensare che anche il vostro Christian Liotta non sia sfuggito a quest'umana tentazione, forse abbandonandosi ad un lapsus freudiano. Quel "coup de theatre" evocato in coda al suo più che esaustivo editoriale di martedì 8 non può infatti che stuzzicare la fantasia. Nel senso che proprio la lingua francese tirata in ballo sull'arcano del nuovo centravanti nerazzurro mi ha rimandato subito a quel portento franco-ivoriano che di nome fa Elye Wahi. Giuro che non ne avevo ancora visionato in rete alcun video conoscitivo, a differenza di altri candidati nerazzurri: solo tabellini e score. Devo ammettere, toccandola davvero piano, che se c'è un giocatore in rampa di lancio - essendo stato abbacinato "solo" da alcune sue movenze nonché dalla rapidità di esecuzione sullo stretto - che mi ha fatto tornare in mente il Fenoneno Ronaldo, beh, non può che essere questo gioiello nemmeno 21nne. Altro che Balogun - di appena 18 mesi più "vecchio" - che, per abbeverarsi ad una certa fonte, ha bisogno di prendere visione da vecchi filmati di Luis Nazario de Lima in maglia nerazzurra... Per costo, ingaggio, score "consolidati" - e non riconducibili all’exploit solo dell'ultima stagione come per lo statunitense - prestanza fisica (statura e peso forma) e fascino (pallonaro), non ci si capacita davvero di come Marotta ed Ausilio si siano infatuati (almeno per quello che è di pubblico dominio) più di Balogun che non di Wahi.

Comunque, tranquilli! Sogni e voli pindarici a parte, si potranno avere a brevissimo delle quasi certezze sul destino professionale di almeno 2 dei summenzionati candidati al posto vacante in nerazzurro. Nel senso che ieri sera Taremi è sceso in campo per disputare la finale di Supercoppa portoghese tra il Benfica ed il (suo) Porto, così come Wahi dovrebbe iniziare il campionato francese debuttando domenica 13 col (suo) Montpellier in casa contro il Le Havre. Let's all stay tuned!

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 10 agosto 2023 alle 17:13
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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