Ad averlo letto non ci si crede. Ma un editorialista solitamente abbastanza lucido - giusto come incipit del suo "pensoso" asserto sui nerazzurri visti a Salerno - è arrivato a scrivere, rimanendo serio, che "Se Lautaro segna, l’Inter vince. Se Lautaro vola, l’Inter domina". Ci si chiede costui - del quale si sottace, per buon cuore, l'identità - che razza di calendario abbia annusato per abbandonarsi a simili castronerie. Correva infatti appena la 5a giornata di campionato quando tal Dimarco - con una prodezza balistica tratta dal suo repertorio - toglieva le ragnatele dal sette della porta empolese per l'unica rete della partita. Così come si disputava solo il 4° turno allorché i nerazzurri mettevano il giogo ai "buoi rossoneri" con un tonante 5-1, avvalendosi sempre del contributo del Toro Martinez, pur se nella "sola" veste di assistman (2 volte) anziché di marcatore. Il maldestro narratore, evidentemente non pago, oppure col dubbio che il suo concetto distorto su Lautaro non fosse passato del tutto ("O Toro, o morte!"), si accomiatava dal suo pezzo con questa chiosa a dir poco cervellotica: "Fino a quando Lautaro segna non ci sarà problema. E prima di intonare il de profundis ai nerazzurri (ha scritto proprio così di una delle 2 battistrada, nda), vedrete che anche i centrocampisti verranno in soccorso: qualche gol pesante è atteso anche da loro". Costui avrà magari pensato che ci fossero degli interisti duri di comprendonio come i sassi: ma manco a Matera - città degli stessi - se ne troverebbero! Chiedo venia agli appassionati della Beneamata di laggiù, ma mi serviva giusto un toponimo esemplificativo per mettere alla berlina il suddetto editorialista. Il quale farfuglia dunque di elevate attese circa l'allargamento al reparto mediano della platea dei marcatori di gol decisivi: come se non lo fossero già stati il gol iniziale di Dumfries (centrocampista di dx) a Cagliari, le 2 reti di Mkhitaryan - mezzala - nel derby (quelle dell'1-0 e del 3-1) ed ancora il gol risolutivo di Dimarco (centrocampista di sx) ad Empoli. Poi uno, quasi per sfizio, si prende la briga di andare a controllare anche certe classifiche particolari, tipo quella della cooperativa del gol e scopre - si fa per dire - che pure lì i nerazzurri non sono poi messi male. Appaiati ai dirimpettai, alla Fiorentina ed all'Atalanta con 7 diversi marcatori a testa: appena 2 in meno dei battistrada partenopei e della Roma che ne hanno 9. Ad essere precisi, anche i bergamaschi ne vanterebbero 8, in quanto Zapata ha fatto in tempo a lasciare il segno a Bergamo prima di trasferirsi al Torino.

Dunque, Inter Lautaro dipendente de che con 7 marcatori diversi? Tornando quindi all'editoriale, la speranza (malriposta?) è solo quella che costui - che, al pari di altri, di mestiere fa il giornalista - si documenti sempre a dovere prima di accendere il pc, evitando almeno di ripetere certe figure barbine...

P.S.: ma a proposito di brutte figure, davvero esilarante il boxino sulla Juve che apparirà stamattina (lunedì) sul Corsport: "Allegri raggiunge Garcia" con sottotitolo: "Basta un punto contro Gasperini per prendersi il terzo posto". Casomai per CONSERVARE... Si dà infatti il caso che i bianconeri fossero già terzi alla 6a giornata, davanti ai partenopei di 2 punti (13 contro 11). Per quelli del Corsport, nonostante poi Garcia, alla 7a, abbia vinto ed Allegri solo pareggiato, sarebbe dunque quest'ultimo che ha raggiunto il collega in classifica e non viceversa. Sarà mica che i redattori romani, furbi, hanno cambiato - senza dirci niente - il sistema di attribuzione dei punti: 3 per il pareggio ed 1 per la vittoria?

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 02 ottobre 2023 alle 16:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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