'Calci e Parole' è una rubrica meravigliosa perché ti consente di svincolarti dalle dinamiche in cui sguazzano pennivendoli famosi e meno famosi e poi perché, oltre che di calci, ti consente pure di spingerti oltre, sino per esempio alle allegriane pedate che non ha visto nessuno, ma che vanno comunque bene per rimpinguare il pentolone di stupidaggini invereconde, utili a sporcare vittorie limpide e ad aggravare, al contempo, le situazioni di fegati spappolati di rabbia e astio sportivi.

È stato bello ieri assistere all’ennesima sfida con gli odiati rivali ed è stato ancora meglio festeggiare all’esito, offrendo una meravigliosa coda a quell’immagine di Sanchez che esponeva la maglietta al 120° minuto dopo averli infilzati in porta e nel cuore, regalandoci la Supercoppa Italiana.

Pur nella sofferenza del momento, è stato bello paradossalmente anche essere passati sotto e poi averli superati di nuovo, così da sfinirli definitivamente dopo la schiuma prodotta in seguito alla sfida di campionato, pure quella infangata da tifosi - ed è ammissibile - e testate pseudogiornalistiche di parte -ed è inammissibile-.

Il trionfo di ieri, che si sublima nell’immagine dell’esultanza di un Perisic illegale almeno quanto amorevolmente antipatico, sembra addirittura alleggerire le tensioni per le partite di domenica prossima che, a questo punto, vadano come devono. Perché - vedete - io non ho la minima intenzione di cadere nel tranello dell’offuscamento della Coppa Italia in finale contro la Juventus, per assistere agli eventuali caroselli di Calabria e Bennacer.

Anzi, di più, oggi vincere due finali contro la Juventus ha un valore altissimo, assimilabile con sommo godimento quasi ad un campionato. Non per valore assoluto, s’intende, ma nel momento. In questo esatto momento. E per tutto il popolo nerazzurro.

Esultate, parlate, urlate. A breve, infatti, è possibile che persino i seguaci di Allegri, oggi muti e pateticamente polemici, abbiano il coraggio, social e cartaceo, di sfottervi per la vittoria del Milan. È la strada maestra per offuscare due finali nel giro di pochi mesi che gli fanno sportivamente molto male e che ci auguriamo continuino a bruciare come l’alcool rosa sui graffi alle ginocchia.

La mia sensazione resta questa. Per me, due finali vinte contro la Juventus valgono assai. Ma proprio tanto. Quasi a compensare quel maledetto campionato regalato a Bologna ad altri. Con ogni riserva, s’intende.

Sbrana, biscia, sbrana!

Giancarlo De Cata

Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 22:22
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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