I nerazzurri sono stati di nuovo corsari ad Empoli, ma gigioneggiare sulla loro prestazione al Castellani creerebbe solo imbarazzo: prodezza di Dimarco e primato in classifica a parte, ovviamente... È una tentazione alla quale, per mero pudore, non ci si dovrebbe abbandonare nonostante si tratti sempre di una gran bella soddisfazione. Quella di aver ottenuto sul terreno di gioco empolese il 9° clean sheet di fila, già "striscia record per un singolo club fuori casa contro un’altra avversaria in Serie A TIM". Poi si aggiunga il fatto che i toscani erano reduci da un inizio campionato disastroso fatto di sole sconfitte (4), di 0 gol fatti e di 12 reti subite che, presi in toto, avevano portato in settimana al siluramento del tecnico Zanetti, col terzo ritorno in panchina di Andreazzoli. Allora, per non infierire sugli ultimi malcapitati avversari, si prova a gioire (anche) per le disgrazie "collaterali" altrui. Con una spruzzata di "primitivo" sarcasmo su alcuni risvolti mediatici che male non dovrebbero fare: non è mica un peccato mortale che apre le porte degli inferi! Destinazione semmai naturale per gli "inferiori" in classifica dell'Inter come, appunto, Milan e Juve. Lo direbbe la location stessa: gli inferi per gli inferiori...

Ma questo non è gigioneggiare, è solo uno sfottò un po' più "studiato" degli altri. Venendo al dunque, è successo allora che non si è potuto non apprezzare l'abituale "glasnost" che governa le pubblicazioni della "Pravda" (trad. "Verità") bianconera, ossia la tradizionale trasparenza di Tuttosport, nella speciale versione sabaudo-sovietica espressamente curata da Guido Michail Vaciago Gorbaciov. Il "nostalgico" direttore torinese ha fatto una scelta editoriale a dir poco riprovevole (stavo per scrivere omertosa...), preferendo dare risalto ad una (probabile) speculazione giornalistica - se non proprio ad una bufala - piuttosto che ad una notizia vera. Venerdì 22 aveva infatti dedicato l'apertura del giornale al "non scoop" dell'imminente cessione della società nerazzurra anziché dar conto dell'infortunio occorso al bianconero Alex Sandro, che lo terrà fuori per circa 1 mese e mezzo. Salvo poi relegare quella news solo nelle pagine interne. Sarà comunque la 2356.ma volta che viene annunciato il subentro nella società nerazzurra di un fondo d'investimento straniero. Ormai ci siamo: dovrebbe allora mancar poco per completare la spunta dell'intero mappamondo finanziario degli investitori... Salvo forse ripartire dal via col girone di ritorno come fosse una sorta di gioco dell'oca: ordine asimmetrico o meno, lo deciderà l'umore (o la convenienza?) dei direttori responsabili delle varie testate. Tornando all'apertura oscurantista di Tuttosport su Alex Sandro, se la notizia del suo infortunio aveva invece trovato spazio con un boxino in prima sul Corsport, la Gazzetta aveva preferito trattarla come materia da dare in pasto alla rubrica "Il Rompipallone" di Gene Gnocchi: ossia facendo spacciare il giocatore per "mummia egizia" da esporre eventualmente nell'apposito museo torinese. Della serie: quando la satira a buon mercato travalica le news. E poi mica si poteva macchiare - con codesta quisquilia su Alex Sandro - la prima pagina di venerdì 22 inneggiante ad una "SIGNORA OCCASIONE" che, tra l'altro, non ha mancato di far subito proseliti: "PRIMA LA SIGNORA" è stata l'apertura più che ammiccante di sabato del Corsport.

Peccato poi - per loro, ovviamente - che una volta tanto il Sassuolo si è rifiutato di recitare la parte della vittima sacrificale di fronte al (titolato) imperioso incedere dei bianconeri... Infatti le 2 testate - dopo il disastro bianconero di Reggio Emilia - avranno di sicuro dovuto bloccare le rotative per rifare la "già pensata" prima pagina domenicale e buttare così al riciclo (una volta finiva al macero...) qualche tonnellata di carta. Piace infatti pensare che i 2 direttori Zazzaroni e Vaciago si fossero giocati in precedenza ai dadi il conteso titolo d'apertura che avevano in mente per il giorno festivo. Forse questo: "VECCHIA ROMAGNA: ETICHETTA (BIANCO)NERA. Solo che poi - come già evidenziato - il club emiliano-romagnolo del Sassuolo ha giocato l'insolito ruolo di guastafeste. Ma le ripercussioni editoriali più clamorose degli esiti contraddittori degli anticipi di Milan e Juve dovrebbero ora manifestarsi più clamorosamente nella redazione della Gazzetta. Proprio al riguardo non si può sottacere l'accortezza di molti appassionati. Tra questi si sono distinti certi cronometristi nerazzurri che non avevano certo perso la propizia occasione: quella di essere stati subito pronti a segnalare come la rosea testata avesse impiegato non più di un nanosecondo per aggiornare la sfida scudetto. Singolar tenzone che, almeno nell"immediato post-derby meneghino, non sarebbe più stato risolto da una lunga stracittadina milanese con repliche a distanza, bensì da un rinnovato derby d’Italia itinerante. Sì, insomma: da Inter-Milan a Inter-Juve senza nemmeno fare un plissé.

Sarà mica perché la zattera rossonera era stata spazzata via da una tempesta nerazzurra perfetta? Prova ulteriore ne sarebbe stato quel titolo di spalla comparso in prima pagina giovedì 21 dedicato al numero 10 rossonero per il quale si configurava - di già? - un primo bivio professionale: "Leao chi sei: BALO o Mbappe?" Ma come: fino all'altro ieri, costui non doveva concorrere alla conquista del Pallone d'oro? Infatti qualche editorialista rossonero, tipo Luca Serafini, se n'era pure adontato, sottolineando che "Così, una prestazione molto sottotono di Leao (...), eletto miglior giocatore del campionato solo nel 2022, apre scenari apocalittici e paragoni irridenti addirittura in prima pagina". Fanno male le critiche più o meno gratuite, eh, Mister Serafini? "Beata" (l'altrui) abitudine! Sarà mica per questo che il Verona, dall'alto della sua classifica, ha deciso allora di smettere - un po' come il Sassuolo contro la Juve, anche se con dinamiche opposte - gli storici panni fatali per indossare invece quelli misericordiosi nei confronti di Leao? Ed inoltre: con i bianconeri come la mettiamo?

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 25 settembre 2023 alle 14:24
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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