'Aprile dolce dormire' recita un vecchio proverbio: lo conoscono persino nella Bassa Bresciana, giusto dalle parti di Manerbio. In ottica nerazzurra tutto starà nel non farne, ad Inzaghi, specifica menzione: ché nell'emiliana Piacenza potrebbero anche averne una troppo aderente percezione. Invece Simone, checché se ne possa scherzare, sa benissimo che in questo esercizio può giocarsi l'osso del collo se non, peggio, un indicibile orifizio: ecco perché su di lui va sospeso ogni frettoloso ed ingeneroso giudizio. In ogni caso, a scongiurare qualsiasi suo deleterio russare, ecco uno strano caso pronto tout court a deflagrare. Alzi la mano l'appassionato o il tifoso nerazzurro che sulla vicenda Skriniar non sarebbe indotto a bestemmiare... Ma per rappresentare al meglio tutto il pericoloso incastro urge giusto riavvolgere un po' il nastro.

È davvero uno strano posto il cosiddetto Belpaese: sempre con nuove forme di governo alle prese. Tanto che per chi, durante la pandemia, si era permesso di argomentare di dittatura sanitaria, c'erano state inizialmente poche condivisioni e tante offese. Poteva allora mancare la declinazione interista che, per tanti aspetti pallonari, capita di fungere da apripista? Certo che no! Succede dunque che dalla controversa dittatura sanitaria, all'Inter si rischi ora di passare all'anarchia nello stesso campo medico: alla luce della "prassi" di qualche giocatore risultata quanto meno arbitraria. E così dopo Brozovic - che da uno che lavora per il Milan si è fatto curare - si è profilato "l'omonimo" Skriniar che, da chi indicato dal PSG, si è fatto visitare. Il difensore slovacco sembra quasi voler ricorrere al più stralunato "buffalmacco", proprio per mettere la società nerazzurra sotto uno squallido scacco. Solo che il malanno di cui soffre, 'sta lomboglutalgia, non è mica rognoso come una malattia venerea. Sennò si chiamerebbe blenorragia, volgarmente e meglio nota come scolo, su cui si spende volentieri un pudico sorvolo. E dunque, patologia per patologia, non deve poi stupire se una parte dell'opinione pubblica nerazzurra può finire "vittima" dell'amiccante dietrologia...

L'amaro precedente del "malato immaginario" interista Fabio Cannavaro starebbe lì a ricordare una storia di cui il passato nerazzurro non è certo stato avaro. Fortuna che all'Inter sussistono anche altri soggetti diversamente "ispirati": bravi ad annusare l'aria fino ai più alti strati. E soprattutto lo farebbero prima che altrove, ma senza atteggiarsi a poeti da "T'amo pio bove". Infatti non c'è alcun novello Carducci che declami ad Appiano: semmai, col mercato di fatto sempre aperto, nessuno se ne sta lì con le mani in mano.

Ad esempio, adesso si vocifera di Aubameyang, l'altro ieri si sussurrava di Orsolini: Dio non voglia che ad Inzaghi non comincino a sovvenire alcuni brutti pensierini. Magari il tecnico non lo subodorerà mai, ma i rumors nerazzurri sul centravanti africano potrebbero anche nascondere un perfido arcano. Ossia un modo subdolo della proprietà per fargli annusare una scelta ritenuta da molti incombente: cioè il suo status di possibile partente. Il caso infatti vuole che Pierre-Emerick Aubameyang abbia un'identità che, ridotta in acronimo (PEA), corrisponda a quella del Fulvio omonimo.

Trattasi di un allenatore anche vincente con la Primavera nerazzurra ma soprattutto con quella doriana che potrebbe, se del caso, indurre tutti ad esclamare: "Giusto un novello Stramaccioni, perdiana!" Purtroppo quel tecnico è reduce da un doppio infausto ruolo in terra balcanica: tanto che, per dirla con Travaglio, il suo caso potrebbe essere accostato all'"ex reginologo" RAI Caprarica. Nel senso che tutti e due sarebbero in crisi di astinenza: Fulvio da panchine, il giornalista Antonio, appunto, da regine... Ora mancherebbe solo un minimo sindacale di chiosa per tornare infine del tutto seri: purché per sceglierne una non tocchi scomodare la sondaggista Ghisleri.

Tipo: per l'Inter il mese di aprile sarà quello della prova del nove (e su questo proprio non ci piove); a meno che meglio si confaccia quest'altra etichetta. Ossia quella di "mese di fuoco", tale da diventare il preludio al possibile insediamento di un nuovo cuoco...

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 27 marzo 2023 alle 13:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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