Dimenticare i mali del campionato per unirsi al banchetto delle prime quattro d'Europa. Il piano dell'Inter deve fare i conti con la minaccia del Benfica, che sogna la rimonta nel ritorno di San Siro dopo la vittoria nerazzurra del da Luz. Il vantaggio di due gol non mette al riparo Inzaghi, che punta sul 3-5-2 con i suoi uomini migliori, al netto dell'infortunato Skriniar e di Calhanoglu ancora non al meglio. Onana confermato tra i pali e difesa con Darmian, Acerbi e Bastoni. A centrocampo Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan e Dimarco formano la linea dei cinque. In attacco Dzeko preferito a Lukaku gioca al fianco di Lautaro Martinez. Dall'altra parte Schmidt si affida al solito 4-2-3-1: in difesa torna dalla squalifica Otamendi, in avanti Rafa Silva, Joao Mario e Aursnes agiscono a supporto dell'unica punta Gonçalo Ramos.

Ritmi blandi con le due squadre che decidono di non accelerare nei primi minuti, mantenendosi compatte con l'Inter soprattutto attenta a coprire ogni zona di campo. Il Benfica una volta che arriva sulla trequarti avversaria prova ad allargare senza successo le maglie nerazzurre con i cambi di campo, mentre la squadra di Inzaghi aspetta la folata giusta e punta sulla verticalità, così al 14' da un pallone velenoso combattuto e conquistato da Dzeko fa tutto Barella che in area approfitta del posizionamento deficitario della retroguardia ospite e firma l'1-0. Incassato il colpo, la squadra di Schmidt non si scompone ma continua a tessere con pazienza la tela, provando a sfruttare la tecnica dei suoi palleggiatori e la spinta dei terzini. E mentre i portoghesi guadagnano metri, l'Inter al contrario abbassa i livelli di cattiveria e di focus. Al 39' il movimento tra le linee di Rafa Silva sull'asse di destra manda in tilt le marcature difensive nerazzurre, Acerbi rimane nella terra di nessuno, Darmian (ultimo uomo nel tenere in gioco il 27 del Benfica) è costretto a stringere su Gonçalo Ramos, mentre Dumfries prova il recupero in extremis su Aursnes che però ha già trovato il corridoio per l'inserimento in area e non ha problemi a trafiggere di testa Onana da due passi.

Alla ripresa in campo subito David Neres al posto di Gilberto. Gli uomini di Schmidt, passati alla difesa a tre, sono obbligati a esporsi ancor di più alzando i ritmi delle azioni, alla ricerca dei due gol che darebbero il pareggio con possibilità di giocarsela nei tempi supplementari. L'Inter al 65' sfrutta ancora il momento grazie al tandem Mkhitaryan-Dimarco, l'armeno affonda tra le linee attrirando a sé Chiquinho mentre l'esterno azzurro sprinta su Aursnes che non lo tiene e mette dentro il pallone che Lautaro deve solo spingere in porta. A 15' dal termine nel Benfica Gonçalo Guedes rileva Ramos, nell'Inter prime tre sostituzioni con Calhanoglu, Correa e Lukaku in campo insieme per Barella, Dzeko e Lautaro. Dimarco a sinistra continua a giganteggiare contro Aursnes, ma al 78' è grazie alla sovrapposizione di Bastoni che il 32 dell'Inter, liberato del suo uomo, trova l'imbucata per il neo entrato Correa, in area il Tucu si libera di Otamendi e batte Vlachodimos con un gran destro a giro. All'80' altra girandola di cambi da una parte e dall'altra: Joao Neves e Musa nel Benfica al posto di Chiquinho e Rafa Silva, D'Ambrosio e Gosens nell'Inter per Bastoni e Dimarco. Ospiti inarrendevoli come confermano gli assalti finali a pieno organico premiati prima dal gol di testa all'86' di Antonio Silva sulla solita disattenzione dell'Inter su calcio piazzato, poi dal 3-3 definitivo di Musa all'ultimo secondo dei 4' di recupero (nel frattempo l'ultimo cambio di Schmidt era stato Schjelderup per Joao Mario). L'Inter centra la qualificazione dopo un match ben giocato ma gestito malamente nel finale: il Benfica chiude con il 59% del possesso palla ma riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Onana solo quando si sbilancia dando il tutto per tutto, mentre la squadra di Inzaghi in Champions non spreca, riuscendo a fare 3 gol su 3 tiri in porta nel totale degli 11 tentativi a rete.

Sezione: Angolo tattico / Data: Gio 20 aprile 2023 alle 11:08
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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