"Rafa Benitez forse non aveva tutto questo torto. Aveva capito subito che questa era una squadra oramai cotta e spremuta dalle vittorie della scorsa stagione e dal mondiale. Poteva si fare bene nelle singole tre finali che c’erano da giocare e infatti due sono state vinte, ma aveva capito che nei tornei a lunga distanza la squadra aveva bisogno di nuova linfa. In perfetto stile inglese rischia mettendosi contro i senatori dello spogliatoio, porta le sue idee e comincia a costruire un progetto futuro lanciando una serie di giovani e bravi calciatori: Natalino, Obi, Biraghi, Biabiany, Coutinho, Mariga. Alibec. Ma che fine hanno fatto? Mister Leonardo prova a rilanciare l’Inter affidandosi alla vecchia guardia. Il gioco riesce fino ad un certo punto, poi tutto si spegne. Così facendo si tiene ben stretto lo spogliatoio dalla sua parte e mette tutti i giovani nel dimenticatoio. In un momento dove la benzina della squadra è finita e dove ci sarebbe bisogno di linfa nuova soprattutto a centrocampo non si sa più niente dei vari Obi e Mariga neanche presi in considerazione.
Non ci sono dei cambiamenti tattici, magari cambiare anche modulo, affidarsi a qualcosa di diverso. Ripeto, mister Leonardo è una grande persona e una grande dirigenti, ma lo scorso anno ha dimostrato i suoi limiti come allenatore. Presidente, ma perché lo abbiamo preso noi? Se solo lei, Presidente, avesse creduto a Benitez e al suo lavoro. Forse potevamo già da quest’anno, magari senza vincere come stiamo facendo adesso, costruire qualcosa di bello per il futuro.
Presidente per il prossimo anno pensiamo bene alla nostra panchina. Arriverano altri giovani, non si possono sedere in panchina a guardare chi ha fatto la storia dell’Inter. Io ringrazio tutti calciatori che in questi anni ci hanno portato alla gloria, ma adesso c’è bisogno di un nuovo corso e di una guida che sia all’altezza di ricostruire una nuova,forte e grande Inter".
Marco
"Il momento di grande difficoltà fisica, mentale e tecnica della nostra Inter è sotto gli occhi di tutti. Ma quello che mi chiedo è se questo momento era ipotizzabile oppure no. Alla fine della straordinaria stagione dell'anno scorso, quando ormai era certa la partenza del tanto rimpianto Mourinho, la mia paura era di un appagamento da parte di tutti, in quel momento società e giocatori data l'assenza di un allenatore. La scelta che si era parata dinanzi ai nostri dirigenti era tra la ristrutturazione della squadra e la prosecuzione con la squadra che tanto aveva vinto l'anno prima ma che aveva molti elementi che avevano sulle loro spalle trenta e più anni. Bene, secondo me non si è presa nessuna delle 2 decisioni, o meglio si è cercato di prenderle entrambe. Come avviene spesso in questi casi ciò che ne è uscito è quello che assistiamo in questi giorni. Si è preso un allenatore senza permettergli di crearsi una squadra, si sono presi dei giovani senza chiedersi se erano all'altezza di questa squadra. L'inter aveva bisogno di un allenatore che fosse capace di tener testa all'insieme di solisti presenti in squadra e che avesse l'incondizionata fiducia della società (e quindi Moratti). E anche in questo caso è stato preso prima uno e poi l'altro: il primo quel Rafa Benitez, sicuramente capace di essere leader di una squadra ma delegittimato già dai primi giorni dalla società (Moratti), il secondo Leonardo, incapace di tener testa al gruppo di solisti ma legittimato totalmente dalla società (mi ripeto, Moratti). I frutti di queste non decisioni sono sotto gli occhi di tutti: permessi troppi individualismi (Eto'o, Sneijder, Lucio), gioco inesistente e affidato ai colpi dei predetti solisti, mancanza di aggressività, di reazione e cambio di ritmo (cosa di cui l'inter di Mourinho era maestra). Naturalmente non voglio dimenticata che c'è stata anche una grande dose di sfortuna, ma non voglio appellarmi molto a questo aspetto. A volta mi piace pensare cosa avrei fatto io se fossi stato dirigente. Partendo dal principio come allenatore avrei scelto qualcuno che come la nuova squadra avesse la necessità di crescere ma che avesse qualità morali simili a quelle sopra citate. Secondo me la persona ideale aveva un nome e un cognome: Sinisa Mihajlovic. Conosce la società (l'inter in questo caso), ha la stima della società (si torna a Moratti), ha una carattere forte e autorevole, aveva dimostrato di saper fare l'allenatore. Ora passiamo alla rosa della squadra: la cessione di Balotelli è ok, io avrei fatto lo stesso con altri giocatori in là con l'età come Cordoba e Materazzi (grande riconoscenza per quello che hanno fatto in questi anni, ma non volevo fare la fine del milan con i suoi giocatori quarantenni) con il risparmio di circa una ventina di milioni di ingaggio, comprando subito Ranocchia e riabituando Chivu a giocare al centro (quattro difensori centrali), gli esterni: Maicon, Santon, Zanetti all'occorrenza, avrei preso qualcuno con un bel piede sinistro: Ziegler, Cissoko (con esborso no troppo elevato). Centrocampo, nota dolente, serviva e serve QUALITA', giocatori che possano abbinare le 2 fasi e giovani con margini di miglioramento: un pensierino per Aquilani l'avrei fatto, Poli, Badelj, Javi Martinez, Asamoah, Moussa Sissoko (Mariga con tutto il rispetto per il giocatore. ma non ha queste caratteristiche, Motta e Stankovic sono soggetti spesso ad infortuni, Cambiasso e Zanetti non possono giocare 50 partite ogni anno). Capitolo a parte lo farei per Coutinho e Obi, il primo ha i mezzi, ma secondo me è stato bruciato, spero non defintivamente, prima da Benitez per necessità e facendolo giocare in un ruolo non suo, poi da Leonardo che l'ha messo nel dimenticatoio e non utilizzandolo come sostituto di Sneijder (facendo del male ad entrambi), secondo me il ragazzo non è stato protetto abbastanza; il secondo invece ha i mezzi e l'ha dimostrato ma non gli si da fiducia. Per l'attacco, invece, non ho molte obiezioni da fare, purtroppo il calo di Milito nessuno se lo aspettava; Pandev è una buona riserva ma non gioca di squadra, manca il sostituto di Balotelli, che anche se intrattabile, quando entrava cambiava la partita, per Biabiany si può fare più o meno lo stesso discorso di Coutinho. In questo reparto ho da segnalare: Lukaku, ma forse è troppo tardi (costa già troppo) e Yaya Sanogo, colosso '93 dell'Auxerre, adesso spero in Castaignos, e farei di tutto per prendere uno tra Sanchez e Neymar, sono giocatori che possono cambiare le partite. In definitva J. Cesar, Maicon [Zanetti-Santon], Lucio [Ranocchia], Samuel [Chivu], Ziegler [Zanetti-Santon], Cambiasso [Sissoko M.], Badelj [Stankovic], Motta [Asamoah], Sneijder [Coutinho], Milito [Pazzini], Eto'o [Sanchez], con altre possibilità come Cissoko, Aquilani, Neymar e l'outsider Sanogo, che consiglio vivamente. Un mix tendendo conto di età, qualità, esperienza e budget finanziabile per il prossimo anno con le cessioni di Cordoba e Materazzi (risparmio contratto), Mariga, Muntari, Pandev, non riscattando Kharja, la conferma di Nagatomo prevede il non arrivo di un altro terzino. In definitiva ci sarebbero 4/5 partenze con entrate+risparmi di un 35 mil € più o meno e l'innesto di 3 giocatori, su tutti Badelj, Asamoah e Sanchez, con esborso di circa 60 mil €. Passivo di 25 mil ma inevitabile. Ultima cosa puntiamo sui giovani della primavera, su tutti Crisetig, Destro, Obi. L'allenatore data l'indisponibilità, credo, di Mihajlovic è da scegliere con cura. Anche se abbastanza lungo spero che pubblichiate la mia analisi e che possa arrivare a qualche dirigente in società".
Alfredo
"Buongiorno Redazione, dopo la disfatta del Tardini di ieri sera ci sono nell’ambiente nerazzurro poche parole e pochi fatti. Credo che ieri si sia notato, come di prassi succede nelle ultime comparse dell’Inter, una voragine tra difesa e centrocampo, a prescindere che giochi T.Motta o Cambiasso, Zanetti, Kharja o Stankovic, i reparti sono tra loro completamente scollegati. Al fattore stanchezza ormai ci credo veramente poco, perché sono cinque partite (quattro sconfitte ed una vittoria) che i centrali ed i terzini sono obbligati ai “salti mortali” per salvarci dalla goleada (anche se non sempre è servito..). Se questo è quello che ci aspetta mercoledì in Coppa Italia, allora credo che l’unico modo per non perdere sia sperare che Vucinic e co. commettano errori clamorosi come quello di ieri a porta vuota col Palermo. In tre giorni è difficile cambiare uno stile di gioco come questo, è da gennaio che giochiamo in questa maniera, Leonardo è stato il numero uno per farci sognare la remuntada in Champions e soprattutto in campionato, però purtroppo qualcosa ha causato danni irrisolvibili a testa e gambe dei nostri eroi: la sosta delle Nazionali in primis interrompendo la nostra serie super positiva di vittorie (eravamo a meno 2 dalla vetta col derby ancora da giocare) e la stracittadina, appunto, persa vergognosamente. Leonardo è un grande uomo, un grande intenditore di calcio però non sempre teoria e pratica trovano un punto d’incontro nel calcio. Credo che a fine stagione una rivoluzione accadrà in casa Inter, sia per i risultati di questa stagione, sia per gli atteggiamenti in campo di certi giocatori, poiché sinceramente Milito, Sneijder, Pandev, Chivu, Kharja e Maicon sono giocatori che stanno chiedendo di andarsene a seconda di come hanno mosso le gambe questa stagione. Ma è giusto così, dopotutto, essendo stati in una squadra che ha vinto tutto è preferibile lasciare un bel ricordo andandosene, piuttosto di rimanere senza troppe, (o nessuna?) motivazioni. L’ombra di Mou è sempre vigile ad Appiano Gentile, anche sentendo quanto accade al Banco Iscrizioni della scuola di Lugano, e il nostro attuale mister Leonardo sarebbe un ottimo uomo di mercato da tenere in nerazzurro al fianco dello Special One! Vi congedo augurandoCi una grande partita per mercoledì e una gran gufata per il finale di campionato, che magari sarà di tinte biancocelesti piuttosto che rossonere! Forza Inter!"
Piero
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