La rivalità tra Inter e Milan è un dato di fatto, ma stavolta ci sarà anche un po' di pepe in più in considerazione delle scintille che in questi mesi hanno visto protagonisti i tesserati di entrambi i club. Tuttosport ripercorre le tappe del lungo avvicinamento verbale alla stracittadina milanese, con gli ex Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli principali artefici dell'innesco: "E’ toccato a Walter Sabatini, da poco entrato nella famiglia nerazzura, accendere subito le polveri a metà luglio. “Il Milan non è il nostro modello, noi dobbiamo rifondare ma integrare”. Anche il sindaco Sala, tifoso nerazzurro, ha contribuito a tenere accesa la polemica con una frase (“Il Milan è una grande scommessa, tende a comprare a debito”) ben presto replicata da Fassone: «Da lui mi sarei aspettato un po’ di equilibrio di giudizio in più». Per arrivare alle parole di questi giorni con Mirabelli che ha invitato l’Inter ad aver paura, Spalletti che ha risposto con la frase sul prete di Fittole e Montella lesto a ricordare che sul piano del gioco non ci sono sette punti di differenza tra Inter e Milan. Insomma, tutto è pronto per trasferire le querelle verbali sul campo e giocare finalmente questo secondo derby tra proprietà cinesi, dopo quello dell’ultimo sabato di Pasqua finito 2-2. Già allora, in effetti, Suning era proprietario dell’Inter e Yonghong Li aveva appena definito l’acquisto del club. Anche tra le due proprietà c’è grande freddezza, oltre che enorme distanza imprenditoriale". 

 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 15 ottobre 2017 alle 11:25 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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