Uno degli impianti visionati da Inter e Milan per eventualmente prendere spunto è quello del MetLife Stadium di New York, casa dei Giants e dei Jets.

"Gestito dai due team come partner al 50%, cambia veste 15-20 volte all’anno: in genere servono 16 ore di lavoro spalmate su due giorni, con 18-26 addetti coinvolti, e l’aspetto più delicato è la trasformazione delle due end-zone (le aree del touchdown) cambiando le zolle di erba sintetica - spiega Tuttosport -. Questo ovviamente non serve in uno stadio di calcio, ma sarà stato interessante per i dirigenti di Inter e Milan vedere le insegne rotanti agli ingressi, o conoscere come vengono sostituiti i 200 banner con i volti dei campioni delle squadre intorno allo stadio, i filtri dei fari che illuminano le pareti esterne di verde o di blu, o assistere a come si realizza la metamorfosi del negozio pieno zeppo di merchandising grazie alle pareti girevoli. Nei corridoi interni basta ribaltare gli enormi poster appesi, mentre sugli spalti i seggiolini sono grigio neutro e vengono rivestiti di volta in volta con striscioni di colore diverso i lati del campo, destinati negli stadi italiani ai cartelloni pubblicitari. Ciò che invece Giants e Jets non condividono sono spogliatoi, palestre e sale stampa: ogni squadra ha i propri".  

altri impianti presi in considerazione sono il Mercedes-Benz Stadium di Atlanta (condiviso da una squadra di football e una di calcio (le stagioni sono sfalsate) e l’Allianz Arena di Monaco di Baviera (con all'esterno quasi 3mila pannelli plastici che si illuminano singolarmente colorando lo stadio di rosso quando gioca il Bayern Monaco, di celeste quando toccava al Monaco 1860 e di bianco quando c’è la nazionale).

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 28 marzo 2019 alle 09:33 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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