"Ieri, per la prima volta in Champions, stante l’infortunio di Vecino e le non perfette condizioni di Nainggolan si è capito quanto penalizzante sia stato il fair play finanziario per i nerazzurri: non avere Joao Mario e Gagliardini ha pesato tantissimo, questo nonostante la partita eroica giocata da Borja Valero (che dai tempi della Fiorentina non mostrava tanta intensità) e il sacrificio di Candreva che non giocava titolare dal 24 ottobre (a Barcellona) e si è calato in un ruolo non suo con grande spirito di sacrificio. Per tutti questi motivi sono ingenerosi i fischi che hanno accompagnato la squadra all’uscita dal campo a fine partita". Lo sottolinea giustamente l'edizione odierna di Tuttosport. "L’eliminazione segna negativamente la partecipazione alla Champions (dal 2013-14 a oggi 32 squadre su 32 che avevano vinto le prime due gare del girone si sono poi qualificate agli ottavi) ma appare la giusta dimensione per un’Inter a cui - viste le tagliole imposte dalla Uefa - avrebbe dovuto andare tutto bene per arrivare al termine delle sei partite senza boccheggiare a livello di organico. Ieri a mettere il carico al tutto è stato l’errore di Asamoah che ha reso un Everest la serata. Col Tottenham la rimonta era arrivata, mentre stavolta è stata soltanto sfiorata e così i nerazzurri verranno catapultati in una Europa League dove dovranno essere protagonisti".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 12 dicembre 2018 alle 10:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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