"A settembre nasceva una stagione “strana”, nessuno poteva immaginare né prevedere niente: neanche un campionato così avvincente. Diciamo che avrebbe dovuto essere una gara-scudetto: erano le due favorite con il Milan". Lo dice Marco Tardelli, intervistato dalla Gazzetta dello Sport alla vigilia di Juve-Inter.

Una l’ha già festeggiato, l’altra non è sicura neanche della qualificazione Champions: giusto così, per quello che ha detto questo imprevedibile campionato?
"L’Inter lo ha meritato, è indiscutibile: perché ha giocato meglio, perché Conte ha puntato forte sullo scudetto e se l’è preso. La Juve ha commesso troppi errori e oggi li paga".

La Juve può sperare ancora nella qualificazione Champions?
"Ci deve sperare: va in campo, vince le ultime due partite e vede cosa succede. Anche se fra Atalanta, Milan e Napoli non vedo nessuna rischiare grosso in questo fine settimana. Però rischiare può significare anche solo pareggiare".

Inter già demotivata: possibile?
"No, perché è impossibile che sia demotivato Conte. E Marotta tanto meno. No, perché saranno motivati anche quelli che hanno giocato meno, se dovessero andare in campo. E poi le due partite dopo le scudetto le abbiamo viste, no?".

Questa incertezza sul futuro di Conte può pesare?
"Conte ha già deciso: se la società segue i suoi piani resta all’Inter, sicuro. E se continua a tacere è perché vuole finire il campionato, non perché sa che non sarà così".

E il taglio degli stipendi è un motivo di disturbo?
"Sa quando le cose diventano più difficili? Quando i giocatori sanno di un’idea del genere prima dai giornali che dalla società: in assoluto sono sempre stati disponibili, a tutto".

Lukaku, Hakimi, Perisic e Young indisciplinati e multati come lo furono Dybala, McKennie e Arthur, poi fuori contro il Torino: si aspetta che non giochino contro la Juve?
"Decideranno Conte e la società, ma non è detto che se la Juve ha fatto una cosa la debbano fare anche gli altri: magari sono situazioni diverse".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 14 maggio 2021 alle 10:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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