"È stato un discorso d’affetto, la Lazio è come tornare a casa. Se uno ci pensa con lucidità, solo dal punto di vista materiale, le possibilità di fare meglio del secondo posto del 2023 non sono tante. Ma la Lazio è un ambiente in cui voglio bene a tutti così come alla tifoseria, è stata una scelta d’affetto. Non ci ho pensato nemmeno più di tanto". Lo dice Maurizio Sarri intervistato dal Corriere dello Sport
 
Si riparte dal settimo posto per arrivare dove? 
"La posizione in cui è arrivata la Lazio non ci consente di essere in Europa, l’obiettivo è tornarci a qualsiasi livello. Fa piacere avere tempo per allenarsi, ma fa piacere anche giocare in Coppa. Quando parlo di calendari intasati non lo faccio perché non voglio giocare in Europa, perché voglio calendari più logici".  
 
Riecco Sarri bastian contrario... 
"Adesso stanno dicendo tutti quello che dicevo io, ero stato tacciato di essere polemico. Siamo ai limiti, hanno messo anche questo torneo estivo (il Mondiale per club, ndi). Lasciamo perdere, è una roba che riguarda la politica sportiva, i voti da prendere per le elezioni. Non mi interessano queste cose. A me piace l’Europa, ma in modo fattibile". 
 
Guendouzi e Rovella, due soldati per il Comandante
"Guendouzi è un animale contagioso per chi gli gioca accanto, ha bisogno del 'guinzaglio', non riesce a fermarsi al 100%, deve andare oltre. Rovella? Avevo detto che dopo 50 partite da vertice basso sarebbe diventato un top. Gli manca un po’ di palleggio, è molto forte". 
 
Il Napoli scudettato. 
"Il mio Napoli non poteva permettersi acquisti di determinati costi, oggi ha creato un meccanismo per un ciclo vincente". 
 
Qual è il messaggio che ha mandato il PSG vincendo la Champions? 
"Ha dato una lezione al mondo. Ha mandato via i top player, ha abbassato il monte ingaggi comprando dei giovanissimi, ha vinto senza Messi e Neymar". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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