L'Inter di Inzaghi è già il passato, ora esiste solo l'Inter di Chivu. E così le gerarchie ormai cristallizzate non valgono più: tutto può cambiare.

Secondo quanto riferisce oggi la Gazzetta dello Sport, nel borsino quotidiano sono in netta ascesa le quotazioni di Frattesi, De Vrij e Carlos Augusto, rincalzi con Inzaghi e oggi fiduciosi di ottenere maggiore considerazione, rimontando sui diretti concorrenti che sono Calhanoglu, Acerbi e Dimarco.

La storia di Frattesi è nota: con Inzaghi in panchina, l'addio sarebbe stato scontato. Ora tutto torna in gioco. Con Chivu si riparte da zero e, se le prime (buone) sensazioni saranno confermate, Frattesi non spingerà più per l’addio. Un discorso - secondo la rosea - non troppo distante si può fare per Carlos Augusto: anche il brasiliano ha sempre accettato in silenzio il suo ruolo di dodicesimo in campo, prima alternativa a Dimarco, ma si aspettava maggior considerazione visto il rendimento sempre avuto. Anche lui ora spera in un credito superiore. Idem De Vrij, grande protagonista quando è mancato Acerbi, ma poi rispedito regolarmente in panchina da Inzaghi quando il Leone tornava disponibile.

L'altra faccia della medaglia riguarda, appunto, gli ormai ex titolari inamovibili. Dimarco è chiamato anche a un salto in avanti dal punto di vista fisico e atletico che con lo staff di Inzaghi non è avvenuto. Acerbi, al contrario, andrà gestito proprio sul piano fisico. E poi Calhanoglu: al netto dei discorsi di mercato, ci sarà da capire come Chivu vorrà intendere il ruolo di regista, visto che a Parma, in quelle zolle, faceva muovere Keita. In quel ruolo non sarà impossibile vedere Barella (specie se Sucic guadagnerà spazio nelle rotazioni muovendosi proprio da mezzala destra come Nicolò) - si legge -. O, chissà, un altro giocatore che arriverà dal mercato.

Sezione: Focus / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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