"Con la Lazio, negli anni, ha fatto un buon lavoro, ma la domanda è: come si troverà all’Inter, in un ambiente che ha appena conquistato lo scudetto?". Il dubbio se lo pone Arrigo Sacchi, che parla di Simone Inzaghi sulla Gazzetta dello Sport. "Inzaghi ha ottime idee per un certo tipo di calcio, è un bravissimo ragazzo, sa guidare un gruppo. Direi che alle sue squadre fa praticare un calcio italiano ben fatto. E con calcio italiano intendo un calcio che trova le sue radici nella cultura del Paese: non è soltanto una questione di difesa e contropiede, ma di volontà di dominare l’avversario, di essere padroni del gioco - spiega l'ex c.t. azzurro -. Chiediamoci: con questo modo di approcciare le partite dove siamo andati in Europa? Non vinciamo la Champions dal 2010, forse è il caso di cambiare, no? Comunque Inzaghi è alla prova della verità e devo ammettere che per lui si tratta di un esame complicato. Il motivo principale sta nel fatto che il suo predecessore, Antonio Conte, all’Inter faceva l’allenatore, il dirigente, il factotum".
Sezione: Rassegna / Data: Gio 29 luglio 2021 alle 11:45
Autore: Alessandro Cavasinni
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