Segnare alla prima assoluta in Nazionale non è mai facile. Lo sa bene Giampaolo Pazzini, ex attaccante dell'Inter raggiunto da La Gazzetta dello Sport per commentare il fresco esordio in azzurro di Mateo Retegui: "Non è facile no! Soprattutto per uno che si ritrova in Nazionale senza passare dal nostro campionato, né dalle giovanili azzurre", sottolinea il Pazzo.

E soprattutto, pronti-via, contro l’Inghilterra.
"E facendo gol alla prima palla buona, anche se pure a me era successo così, più o meno. Per me la maglia azzurra era un sogno e avevo vissuto l’esordio continuando a ripetermi: “Ma è tutto vero, Giampa?”. Non la sognava da bambino, ma quella maglia per lui è diventata una chance alla quale era difficile dire no".

Più facile il suo gol al Montenegro o quello di Retegui?
"Io avevo avuto meno bisogno di pensare: feci gol di testa e quando ti arriva un cross, il gesto è più istintivo. Lui davanti al portiere per almeno un secondo ha dovuto riflettere su cosa fare: non aveva avuto grandi occasioni, ma quando è arrivata quella giusta lui c’era. Questo gol gli darà fiducia, entusiasmo".

Anche a lei ricorda il primo Batistuta, come a Mancini?
"Paragone impegnativo, però ci sta: fisicamente sono abbastanza simili, e anche Retegui attacca la profondità. Bati aveva una fame pazzesca. Se Retegui avrà sempre quella fame lì, sarà già a buon punto".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 25 marzo 2023 alle 11:45
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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