Raggiunto da Tuttosport durante il Salone del Libro di Torino, Pavel Nedved racconta l'Allianz Stadium evidenziando l'importanza di avere un impianto di proprietà e non solo. Ecco alcuni passaggi dell'intervista.
Perché solo voi, Atalanta, Sassuolo, Spezia e Udinese avete uno stadio di proprietà? 
"Ci sono due attori in campo: politica locale e investitori. È una corsa a medio termine e quindi servono pazienza e soldi perché può andare in contrasto con i tuoi obiettivi sportivi, perché sottrae risorse nell’immediato. Anche se in futuro dà molto e tantissimo. Se vogliamo offrire un prodotto importante, come calcio italiano, bisogna partire dagli stadi. Credo che la sensibilità in questo senso stia aumentando e sono ottimista»
Anche perché uno stadio moderno ha un impatto notevole sull’economia di una città.
"Albergatori, ristoratori, tassisti... quasi tutti quando la Juve gioca i big match sono contenti, perché aumentano gli affari. Purtroppo nell’ultimo anno e mezzo la pandemia ha frenato tutto. Spero che con i vaccini si torni alla normalità".
Secondo lei la Juventus ha superato la fase difficile?
"C’è stato l’assestamento che si verifica dopo un cambio di allenatore. Ora non possiamo fermarci perché gli altri corrono. Noi non possiamo permetterci di fermarci".

Anche perché alla Juventus c’è l’obbligo di vincere.
"Non c’è nessuna paura. Se penso che ci hanno criticato molto in questi ultimi due anni, ma abbiamo portato a casa uno scudetto e due coppe e c’è chi non ha vinto niente... Siamo abituati a questa pressione, non ci tocca. Chi gioca o lavora qui deve essere consapevole di questa pressione e deve avere la forza interna per non avere paura".

L’acquisizione del Newcastle da parte degli arabi del fondo Pif ha riportato d’attualità il discorso del Fairplay finanziario. Lei pensa, come ha detto Rummenigge, che sia necessaria una riforma delle norme economico-finanziarie?
"Beh, diciamo che abbiamo capito che il Fairplay finanziario non funziona e spero che l’Uefa se ne sia accorta. Ma non voglio parlare degli altri, preferisco parlare di noi. Per me l’idea giusta è che si possa spendere quello che si ricava. Un meccanismo di autofinanziamento che non consenta di spendere più di quello che puoi ricavare. Per me quella è la linea che dobbiamo tenere".













Sezione: Rassegna / Data: Sab 16 ottobre 2021 alle 09:53
Autore: Stefano Bertocchi
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