"Per la qualità che abbiamo in rosa, in certe partite potevamo fare di più. Siamo una bella squadra, giochiamo bene e ci siamo conquistati con merito un posto di prestigioso in classifica. Ora però l’obiettivo è chiudere il campionato all’ottavo posto". Così Manuel Locatelli al Corriere dello Sport sul campionato del suo Sassuolo.  
 
Entrare in zona Europa era davvero impossibile?  
"Non credo, ma le prime sette stanno andando forte, mentre noi in alcune partite potevamo fare di più. Mi vengono in mente la sconfitta contro il Toro quando stavamo vincendo 2-0, una vera disfatta, ma abbiamo buttato via punti anche contro il Parma e contro lo Spezia in casa".  
 
A San Siro con l’Inter, invece, non vi sono bastati il 70% di possesso e il doppio delle conclusioni rispetto ai nerazzurri per evitare il ko.  
"Il rammarico per quel risultato è grande. Ho visto la partita dalla tv e un episodio dubbio (mancato rigore concesso su Raspadori, rete del 2-0 dell’Inter sul ribaltamento di fronte, ndr) ha cambiato il match. Potevamo e dovevamo essere più concreti, anche se di fronte avevamo la formazione che vincerà lo scudetto".  

Locatelli è pronto per una grande? 
"Sì. Sono cresciuto e sono pronto".  
 
E se la chiamata arrivasse dall’estero? Sarebbe disposto a lasciare la Serie A e l’Italia?  
"Perché no?".  
 
Sapere di valere così tanto o di essere al centro del mercato, leggendo degli interessamenti della Juve, dell’Inter o di altri top club, non la distrae?  
"Fa parte del mio lavoro e significa che ho alzato il mio livello. Certi attestati di stima e l’interessamento di grandi società aumentano le mie motivazioni e mi fanno capire che sono sulla strada giusta".  

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 15 aprile 2021 alle 10:28 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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