Dopo le raccomandazioni della Federazione Medico-Sportiva alla Serie A per rendere più severo il protocollo della Federcalcio validato dal Cts, arrivano nuovi dettagli sulle delicata questione direttamente dalle pagine de La Gazzetta dello Sport. Come riporta la rosea, "diversi club sono scettici sull’idea, in caso di positività di un membro del gruppo squadra, della bolla di sette giorni, il ritiro chiuso in una struttura senza tornare a casa. Gli alberghi che non ci sono, qualche problema logistico, i costi troppo alti per chi non ha un centro sportivo: sono diverse le cause che motivano la contrarietà - si legge -. Fatto sta che su questo fronte sarà difficile strappare il via libera dell’assemblea dei club anche se non tutte le società sono contrarie. Assemblea che non è stata però ancora convocata".

Resta ancora da individuare l’azienda che garantirà la centralizzazione degli esami del tampone per evitare le “difformità” denunciate più a volte dai club: sul tavolo ci sarebbero ora cinque candidature che saranno esaminate per poi arrivare a prendere una decisione.

Semaforo verde anche per quanto riguarda la nascita di una Authority della Lega. "Nell’assemblea si dovrebbe definire la composizione della task force, che sarà comunque un organismo snello e tecnico, con l’obiettivo di accompagnare i club in tutto il percorso di controllo" un cui sono compresi il ritorno al tampone due volte a settimana e la scelta di continuare a usare il test molecolare per usare gli esami antigenici solo in forma aggiuntiva.

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 28 novembre 2020 alle 12:47
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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