L'Inter dei piedi buoni, l'Inter dei talenti. La rivoluzione di Luciano Spalletti passa dalla tecnica, dalla qualità della rosa. E gli innesti sono lì a testimoniare la rotta. 

"Dietro, sulla fascia sinistra è arrivato il brasiliano Dalbert, mentre a destra è forte la candidatura di Aurier, altro terzino dal dribbling facile e dai piedi parecchio educati - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. In attacco, i nerazzurri sono a un passo dal talentuoso Emre Mor e hanno sempre nel mirino Yann Karamoh, classe 1998, esterno offensivo del Caen. E a livello di esterni offensivi l’Inter non ha ancora mollato Keita della Lazio (anche se la Juve è molto più avanti) e Yarmolenko della Dinamo Kiev. Insomma, in generale solo gente di grandissima qualità, che andrebbe a raggiungere per esempio Perisic e Joao Mario altri giocatori raffinati che piacciono molto a Spalletti. Il tutto in attesa fra l’altro di individuare il centrocampista-assaltatore, uno alla Nainggolan o alla Perrotta per intenderci, uomini che hanno caratterizzato la Roma spallettiana più recente e quella che fu. Il sogno resta Arturo Vidal, e il cileno direbbe subito sì all’Inter: il problema è il muro alzato dal Bayern Monaco, club che ha di sicuro forza e argomenti importanti per trattenere l’ex bianconero". Per un'Inter di talento.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 11 agosto 2017 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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