Un giochino o poco più. Oggi la Gazzetta dello Sport si diverte nel mettere a confronto l'Inter attuale con quella del Triplete. E vengono fuori alcuni dati interessanti e sorprendenti.

PUNTI - L’Inter dei sogni, al netto dell’incidente cinese in Supercoppa contro la Lazio, nelle prime 13 partite tra campionato (10 gare) e Champions League (3 match) mise insieme 28 punti complessivi. La distribuzione non è identica: Spalletti ne ha fatti il doppio in Europa, mettendo in discesa un girone che invece Mou – dominante in Italia – vedeva complicarsi, sempre con il Barcellona di mezzo. Pure quella squadra, tra l’altro, riuscì a superare come questa una crisi iniziale: il Parma di Spalletti fu il Bari (che arrivava dopo la Supercoppa) di José a San Siro, pareggio striminzito e pensieri robusti.

SERIE MIGLIORE - Il vizio dell’Inter, per dire, è un attacco decisamente meno prolifico rispetto all’Inter del Triplete, nove reti in meno rispetto alle 29 di Mou. Ma l’impero messo su da Skriniar non teme confronti con quello di Walter Samuel. Oggi è diventato difficile segnare all’Inter, a meno che non ti chiami Barcellona e per te non è un problema mai: in tutto 10 gol incassati, contro i 12 di nove stagioni fa, solo due volte (Camp Nou compreso) Handanovic ha raccolto più di un pallone in fondo alla rete.

BOMBER - Icardi sta dando ora a Spalletti più di quanto non diede all’inizio Milito. Sta spostando gli equilibri: basti pensare che degli otto gol dell’argentino sette sono stati decisivi, solo l’ultimo con la Lazio si è rivelato superfluo ai fini dei tre punti. Quando segna Icardi l’Inter vince: a volte il calcio è materia semplice, i corsi e ricorsi storici vengono di conseguenza. Però...chissà: magari non è neppure un caso che Zhang abbia un feeling con Massimo Moratti.

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 01 novembre 2018 alle 10:05 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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