Grande attenzione dei quotidiani sportivi per Mateo Kovacic, protagonista del match di Verona. Anche la Gazzetta dello Sport si sofferma sul momento positivo del giovane croato. "Kovacic ha preso la patente da Number Ten a Verona (quella automobilistica ancora non la possiede): l’ha conseguita giocando come Mancio comanda, incidendo come la maglia a doppia cifra dell’Inter vuole, suggerisce, impone. Lui è il primo tassello del Mondo che verrà. A breve - anche se si dice da almeno due settimane - il club nerazzurro annuncerà il rinnovo del contratto fino al 2019: storia già sentita, ma che diventerà nero su bianco prima di Natale. L’interrogativo, semmai, adesso è: l’Inter è tornata ad avere un «10» che incide e decide? Ci sta. Tutti segnali. Prodromi più concreti di una crescita in atto". Mancini lavora sul talento croato e più volte ha affermato che può diventare un centrocampista completo e non solo funzionale alla fase offensiva. "In tutto questo ci sono tre numeri che lo promuovono a pieni voti: assieme a Vazquez (secondo i dati Opta) è il primo calciatore in serie A in fatto di dribbling, cinquanta. Poi, è primo nell’Inter in quanto ad occasioni create (31, davanti a Hernanes a 23) e - occhio alla trasformazione di cui sopra - Mateo è sul podio in una classifica non propriamente ... sua ma che ne evidenzia la doppia fase, quella su cui ha lavorato tanto Mazzarri prima e sulla quale insiste il Mancio: Kovacic — interno, trequartista, anche punta larga e chissà cos’altro nei prossimi mesi — finora ha ovviamente recuperato meno palloni di Medel (108) e Juan Jesus (96) ma si attesta al terzo posto di tutta l’Inter con 69".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 17 dicembre 2014 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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