"Sarà una settimana determinante, fatta di scelte «pesanti»: nel senso che potranno avere un peso, ma anche difficili, drastiche, che non guardino in faccia a nessuno. Domenica sera Mazzarri ha dettato due frasi solo apparentemente in contraddizione, perché se dire «non vedo tutti questi problemi» era solo un modo per non rendere ancora più pesante la situazione, dire «ho già le idee più chiare» era invece un segnale, una dichiarazione di intenti, la certificazione di una necessità. La necessità di cambiare: l’Inter e anche certe scelte di guida". Questa l'analisi che il collega Andrea Elefante compie sulle pagine della Gazzetta dello Sport. "Ora servirà anche un po’ di pugno duro, nella pretesa di una scossa e di una diversa assunzione di responsabilità da parte della squadra. E servirà soprattutto trovare una strada diversa dallo «Sbraniamoli» detto prima di Inter-Chievo, per ottenere un approccio diverso. A livello di motivazioni, imprescindibili per una squadra che denuncia un gap tecnico preciso (ora in parte ridimensionato con gli acquisti di Hernanes e D’Ambrosio) rispetto a diverse sue avversarie: troppo raramente si è vista l’Inter entrare in campo con il sangue agli occhi come faceva il suo Napoli. Ma anche a livello di attenzione e lucidità, perché si pagano a prezzo sempre più caro errori, anche recidivi, da parte dei singoli: non solo ragazzi come Kovacic, ma anche esperti, come ad esempio Palacio e, soprattutto, Nagatomo". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 04 febbraio 2014 alle 09:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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