Altro che gambe tremanti. Nicolò Barella e Stefano Sensi hanno confermato il loro grande valore anche dinanzi ai quasi 90mila del Camp Nou, a casa Messi, di fronte a mostri sacri come Busquets, De Jong e Arthur. Insomma, esame superato. Ma è già tempo di... laurea: c'è da fronteggiare la Juve che in Italia domina da anni. "Nella casa che fu dell’idolo Xavi e del fenomeno Iniesta – a cui qualcuno ha provato ultimamente a paragonarlo, ricevendo da Stefano un sorriso pieno d’orgoglio ma non una dichiarazione di vaga somiglianza – Sensi ha dimostrato di avere la personalità giusta e la classe dei grandi, entrando praticamente in tutte le sortite offensive nerazzurre e sacrificandosi nella pressione altissima su Busquets, da sempre il primo palleggiatore dei blaugrana - conferma la Gazzetta dello Sport -. Sensi vive un momento magico, dove sembra riuscirgli praticamente tutto. Ma la fortuna aiuta gli audaci e mercoledì ha premiato l’abilità di Stefano di saper leggere prima le linee di passaggio e difendere pressando in avanti. Dal rimpallo con De Jong è nata la palla che ha mandato in porta Lautaro per l’illusorio vantaggio, ma le giocate da ricordare sono altre: un’imbucata al limite per Sanchez che ha portato al quasi gol di Barella, un cross velenoso per la testa del cileno che non ha inquadrato la porta, un tiro da fuori di poco alto e un paio di uscite – una di tacco – palla al piede a eludere la pressione del Barcellona. Il Camp Nou ha gradito, applaudendo. E in quello stadio sanno riconoscere la bellezza del gesto tecnico. Barella, come detto, ha sfiorato il gol, con l’urlo di gioia strozzato in gola dalla chiusura disperata di Semedo. E come sempre ha lottato e pressato per tre, malgrado un’ammonizione all’alba del match che avrebbe potuto condizionarlo. E invece Nicolò non si è fermato un attimo, ha trascinato i compagni e limitato le geometrie di Arthur e De Jong: finché ha retto, l’Inter ha osato. Domenica sarà lo stesso: Sensi e Barella guarderanno negli occhi la Juve e la sfideranno senza tremare, perché vincere contro i pluricampioni porterebbe in dote già la laurea".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 04 ottobre 2019 alle 09:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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