L'Atalanta ha chiesto formalmente di anticipare a venerdì 6 marzo la gara di campionato con la Lazio, a oggi prevista per sabato 7 (ore 18), per avere un giorno di riposo in più in vista della gara di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Valencia, in programma in Spagna martedì 10. Al momento la - spiega la Gazzetta dello Sport - situazione è in stand by, visto che la risposta della Lega è stata 'provvisoria' e di tenore negativo. Una soluzione che va trovata in tempi brevi, e per questo è prevedibile che già oggi ci siano contatti più diretti fra i vertici delle due società. Il club di Percassi ha presentato la sua istanza sulla base dell’articolo 29 dello Statuto della Lega, che prevede che «le società associate che debbano disputare gare di competizioni ufficiali dell’Uefa possono chiedere al presidente della Lega Serie A l’anticipazione o la posticipazione delle proprie gare di campionato in conformità ai criteri stabiliti annualmente dal Consiglio».

Le prime risposte del presidente Paolo Dal Pino hanno rinviato la Dea, «come da prassi», ad un eventuale accordo da trovare con la Lazio. Un’intesa trovata dai club solleva infatti il presidente della Lega da qualsiasi necessità di intervenire con una sua decisione personale. Ma il consenso del club biancoceleste, almeno per il momento, non c’è. Il 'due di picche' della Lazio è stato già reso noto dal presidente Lotito e si basa sul fatto che la data del 7 marzo, al momento della compilazione del calendario di anticipi e posticipi, era stata accettata da entrambi i club. Ma sia Atalanta che Lazio, in quel momento, erano ancora in corsa per la Coppa Italia e dunque la data era «imposta», immaginando che potessero proseguire il loro cammino nella manifestazione. 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 09:40
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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