"Erick Thohir, affiancato dall’amministratore delegato Michael Bolingbroke e dal direttore generale Marco Fassone ha ribadito il suo impegno con (e per) l’Inter e la sua diversità rispetto al classico presidente all’italiana". Lo spiega oggi il Corriere della Sera, in riferimento al blitz milanese dell'indonesiano. "Thohir ha riassunto il suo progetto: ottimizzazione dell’esistente e aumento del fatturato (il compito di Bolingbroke) da ottenere rimettendo a posto San Siro (in collaborazione con il Milan, la finale di Champions del 2016 in questo senso aiuterà), sfruttando il brand (in Italia e all’estero) e magari evitando nuove tasse. Per cominciare a mettere in moto il meccanismo virtuoso messo nero su bianco da Thohir e dai suoi manager, però, bisognerebbe riuscire a vincere qualche partita in più e tornare a giocare in Champions League. Di questo avrà sicuramente parlato il presidente con Mazzarri che, comunque, al momento non rischia la panchina". Secondo il Corsera, infatti, la fiducia nel tecnico resta forte nonostante i due ultimi passi falsi. "Nessun ultimatum e nemmeno penultimatum quindi: battere domenica il Napoli (senza Kovacic, infortunatosi ieri all’adduttore sinistro con la Croazia) sarebbe una buona cosa, ma non un obbligo per Mazzarri. Almeno per ora". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 14 ottobre 2014 alle 10:34 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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