Beppe Bergomi ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttosport per parlare dei principali movimenti di mercato in casa Inter, a partire dal possibile ritorno in nerazzurro di Romelu Lukaku.

"Romelu ha 28 anni, possiede la stessa stazza di Ibra, è veloce e sa far male a campo aperto - le sue parole -. L'Inter ha giocato un calcio bellissimo, ma è mancato un giocatore che con la sua rapidità le permettesse di difendere più bassa, concedendo meno spazio e senza portare troppi uomini oltre la linea della palla. Si sposerebbe benissimo con il gioco di Inzaghi. Lo ha detto che non aveva mai allenato uno forte come lui, se lo dice l'allenatore... non ho dubbi che vada bene per Inzaghi e la sua Inter. Mi è sempre sembrato un ragazzo disponibile, che ha sempre lavorato e lottato per l'Inter. Ha fatto una scelta e va rispettata. Qualora tornasse potrebbe dare le sue spiegazioni". 

"Dybala? Se torna Lukaku lo prenderei subito. Il suo valore non si discute - aggiunge lo Zio -. Una coppia con Lautaro mi fa pensare però che ci sia bisogno di un giocatore che dia profondità. Dybala-Lukaku assolutamente sì, Dybala-Lautaro è un sì ma avresti bisogno di un'altra punta con caratteristiche diverse. Ti mancherebbe la fisicità e dovresti giocare sempre palla a terra. Chi prenderei tra Dybala e Lukaku? Lukaku, poi se arrivano tutte e due meglio. Ma Big Rom è più 9, più centravanti. Faccio fatica a vederli tutti e tre insieme, anche se forse viene fuori il mio animo difensivista. Per come è strutturata la rosa dell'Inter sarebbe difficile".

"Bastoni? Gli ultimi da sacrificare sono gli italiani, attaccati alla maglia, quelli col senso di appartenenza come Barella e Bastoni. Qualora Alessandro partisse mi piangerebbe il cuore - conclude Bergomi -. Ragiono da tifoso, la dirigenza saprà come comportarsi, hanno lavorato bene, lo faranno ancora. Perisic mancherà tantissimo, Gosens è un altro tipo di giocatore. Non è Perisic, è un terzino. Il croato è un atleta incredibile, l'Inter perde sicuramente qualcosa".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 01 giugno 2022 alle 09:38
Autore: Raffaele Caruso
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