ORLANDONI 6 – Il debutto in Champions League a quasi 40 anni come premio alla carriera in una serata sciagurata: si segnala per due rinvii imprecisi prima, per un bell’intervento su Almeida poi. Beffato da Cordoba in occasione del primo gol, nulla può su Arnautovic e Pizarro; anzi, si supera su una conclusione di Hunt.

ZANETTI 5 – Male in copertura, si perde spesso Almeida. Deve uscire per evitare complicazioni dopo il colpo subito da Marin. DAL 54’ NATALINO 6+ – In campo malgrado il grave lutto subito, ha il merito di riuscire a tenere a bada lo scatenato Arnautovic.

CORDOBA 5 – La palla senza pretese di Prödl gli carambola sulla testa. Episodio sfortunato, per il resto qualche affanno su Arnautovic e Almeida. Con l’austriaco che in occasione del secondo gol gli sbuca dal nulla.

CAMBIASSO 5+ – Benitez ne avrebbe fatto a meno, però il problema dell’ultimissimo secondo di Materazzi lo costringe a metterlo in campo in un ruolo non suo. Dove dimostra un insospettato disagio: combina un po’ di pasticci, mal s’intende soprattutto con Biraghi, sbaglia in compartecipazione con Cordoba in occasione del secondo gol. Poi si scuote un po’, sfiorando anche la rete nella prima, vera occasione da gol nerazzurra.

BIRAGHI 5 – Gli tocca il più dinamico degli avversari, Marin. Alterna cose buone ad altre meno buone. Da una palla mal controllata prima da Cambiasso poi da lui nasce il corner del vantaggio avversario. Costringe Orlandoni al grande intervento quando lascia scoperta la sua fascia dando il la alla progressione di Hunt.

NWANKWO 5 – Corre molto, spesso a vuoto. Mette solo una bella palla sulla quale Pandev non ci arriva per poco sul finire del primo tempo.

MUNTARI 5 – Combatte contro il dinamismo di Schmidt, tenta timidamente di scuotere la squadra ma poi si perde in una catena di erroracci.

SANTON 5 – Si segnala solo per un uno-contro-uno con Marin e per l’assist a Pandev in conclusione di primo tempo. Esce dopo il 2-0, andando dritto negli spogliatoi. DAL 53’ BIABIANY 6,5 – Se lo merita, perché è l’unico che prova davvero a dare la scossa alla squadra.

THIAGO MOTTA 5,5 – Nel primo tempo prova a dare qualche idea all’attacco. Spinge, verticalizza, cerca la conclusione in porta. Poi si perde nel grigiore generale. DAL 76’ MARIGA SV

PANDEV 6- – Si muove come un forsennato, ma pecca troppo di egoismo in almeno un paio di circostanze. Ma almeno è l’unico che sporca le mani a Wiese

ETO’O 4,5 – La sua serataccia è lo specchio di quella dell’Inter. Primo tempo di nulla, piccolo lampo nella ripresa prima di prendere un pestone che lo manda definitivamente fuori gioco.

ALLENATORE: BENITEZ 4 – Il rischio è che questa serata segni il punto di minima della sua avventura all’Inter. Perché hai voglia a dire che la squadra era qualificata, che la formazione non era minimamente paragonabile a quella standard e via cantando. Perché è impossibile anche solo tollerare che l’Inter affronti una gara di Champions in maniera così molle e svogliata. Moratti auspicava: “Niente figure del cavolo”. Questa frase, duole dirlo, stasera diventa eufemistica…

WERDER BREMA: Wiese sv; Schmidt 6,5, Mertesacker 6,5 Prödl 6,5 Pasanen 6,5 (83’ Silvestre sv); Fritz 6,5 Frings 6,5 (78’ Bargfrede sv), Arnautovic 7, Hunt 6,5, Marin 7; Hugo Almeida 6 (75’ Pizarro 6,5). Allenatore: Schaaf 7.

ARBITRO: CAKIR 6,5 – Gara senza particolari complicazioni, l’unica scelta dubbia è relativa al pestone subito da Eto’o non sanzionato.
ASSISTENTI: DURAN – ONGUN 6,5
 

Sezione: Le Pagelle / Data: Mar 07 dicembre 2010 alle 22:49
Autore: Christian Liotta
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