HANDANOVIC 6,5 – Insigne e Hamsik non prendono bene la mira, Cavani si divora un gol fatto ma in off-side. Prende un giallo stupido per perdita di tempo dopo nemmeno mezz’ora. Nella ripresa compie su Inler una grande prodezza, avvalorata dal fatto di essere coperto. Poco dopo nulla può sul gol di Cavani, anzi prima era stato fantastico su Pandev (in fuorigioco). Tempestivo sul pallone strozzato di Pandev che poteva arrivare a Cavani.
RANOCCHIA 7 – In un quarto d’ora due splendide chiusure su Cavani prima e Hamsik poi. Piccolo pasticcio coi compagni di reparto che agevola un tiro di Hamsik, rimedia con l’ottima chiusura per tempistica sul Matador. Si oppone alla grande su Insigne poco prima che Cavani trovi il tap-in che riaccende le speranze del Napoli. Quando chiamato a mettere pezze c’è sempre, specie quando si immola sul bolide ancora del bomber uruguagio.
CAMBIASSO 7,5 – Nonostante le rassicurazioni di ieri verso Silvestre, alla fine tocca al Cuchu prendere il posto di Samuel. Cavani gli scappa via in velocità una volta, ma poi è sempre lucido e attento. E anche furbo. Per superarlo Cavani deve tirare da zero metri. Recita come sempre da leader, sempre tempestivo negli anticipi, quando può si spinge anche in avanti. Davvero magistrale.
JUAN JESUS 7 – Lo spauracchio Cavani agisce prevalentemente dalle sue parti, magari poi spostandosi dalle parti di Ranocchia. Il brasiliano riesce a trattenerlo sempre in maniera diligente (scambiandosi anche qualche parola non proprio cortese) mostrando una forza dirompente anche quando si sgancia in avanti. L’unico brivido del primo tempo è l’assist involontario per la volée di Insigne. Anche nella ripresa poche sbavature è tanta presenza. Risale, rapidamente.
NAGATOMO 6,5 – Se da un lato Pereira prova a spingere, dall’altro lui si impegna maggiormente nel distruggere le iniziative di Zuniga prima e Insigne poi, per non lasciare troppo sola la difesa. Coraggioso prima della fine del primo tempo quando salva dalla spazzatura un bel pallone: se Cassano ci avesse creduto un po’ di più… Ripresa di fatica e grande sacrificio, poi sul lancio perfetto di Guarin si fa ipnotizzare da De Sanctis.
ZANETTI 6 – Incredibilmente infilato da Cavani nell’azione che porterà al tiro Insigne, bisticcia un po’ col pallone pur mettendoci sempre ordine e disciplina. A due minuti dalla fine, semina lo scompiglio nell’area partenopea con un’accelerata delle sue.
GARGANO 5,5 – Forse intimidito dalla sfida coi suoi ex compagni, l’uruguagio fatica ad incidere, sbagliando troppo spesso la mossa da fare e facendo correre qualche rischio di troppo. Sembra migliorare nella ripresa, poi però commette altre ingenuità.
GUARIN 7,5 – Una mossa che sembra presa a prestito da una scacchiera: pallone al contagiri di Cassano dalla bandierina e checkmate a De Sanctis con un grande inserimento e un tiro al volo implacabile per il vantaggio Inter. Poi si alterna tra grandi recuperi e sfuriate, qualche leggerezza e sportellate continue con Behrami, sanzionate raramente da Rizzoli. Ma il colombiano è in serata di grazia, e lo dimostra quando con una magia apre le porte del gol a Milito. Poi si inventa altre due pennellate per Nagatomo prima e Palacio poi, e cerca anche gloria personale.
PEREIRA 6,5 – Il suo primo affondo vale il corner dal quale nasce il vantaggio interista. Poi procede un po’ a corrente alternata, ma il duello con Maggio nel primo tempo è suo. Dalla sua sgroppata nasce anche l’azione del raddoppio. Grandissimo il recupero ad inizio ripresa a lanciare Cassano che viene fermato dal palo. Sul rush finale, intervento da brividi ad anticipare Mesto.
MILITO 6,5 – Per vederlo sul taccuino bisogna attendere 21 minuti, quando prova a concretizzare invano un uno-due con Cassano. Sulla seconda combinazione, arriva lo scontro dubbio del barese con Britos sul quale Rizzoli lascia correre. Occorre la magia di Guarin per permettergli di sbloccarsi dopo oltre un mese trovando la rete del raddoppio. E’ su di lui che Behrami commette il fallo che gli costa un giallo risparmiatogli molto a lungo. Esce stremato. DAL 74’ COUTINHO SV – Nell’ultimo quarto d’ora, Stramaccioni prova a dare la scossa cambiando l’attacco. Prova ad aiutare a tenere alta la squadra.
CASSANO 6,5 – Il rientro probabilmente più atteso, quello di FantAntonio. E dopo pochi minuti si capisce perché: il cioccolatino del vantaggio del Guaro parte dal suo piede vellutato. Britos gli rifila in area uno spintone colpevolmente non sanzionato da Rizzoli. Rientra pur sofferente, apparendo a sprazzi. Stramaccioni pensa di sostituirlo con Palacio, lui gli chiede di restare e poco dopo centra un legno. DAL 60’ PALACIO 5,5 – Il Trenza entra con dieci minuti di ritardo rispetto al previsto. Sempre bravo ad aprire spazi ai compagni, quando però è lui a dover essere servito arriva sempre con un pizzico di ritardo. Poi spreca due ottime palle gol, prima non riuscendo a sfruttare un erroraccio di Britos facendosi anticipare da Cannavaro poi mandando fuori di poco.
ALLENATORE: STRAMACCIONI 7 – Nel primo tempo quasi si gode la partita come se fosse di fronte ad uno schermo gigante e stesse giocando alla PlayStation: ottima gestione dell’incontro, coi due gol arrivati proprio nelle occasioni più favorevoli, poi una grande difesa e un centrocampo super-attento, trascinato da un Guarin d'acciaio, fa il resto. Nella ripresa il Napoli cambia le carte, trova il gol in maniera fortunosa e ci crede, ma anche qui la linea arretrata nerazzurra fa il suo mestiere alla perfezione. Alla fine è festa, e la convinzione che contro le grandi l’Inter sa essere davvero grande.
NAPOLI: De Sanctis 6; Gamberini 5,5 (45’ Pandev 5), Cannavaro 6,5, Britos 6; Maggio 5,5, Behrami 4,5, Inler 5,5 (58’ Dzemaili 5,5), Zuniga 6; Hamsik 5 (84’ Mesto sv); Cavani 6,5, Insigne 6. Allenatore: Mazzarri 5,5.
ARBITRO: RIZZOLI 4,5 – Vede bene quando si tratta di assegnare rimesse e calci d’angolo, se è il caso correggendo anche le decisioni dei suoi assistenti. Vede meno bene quando si tratta di dover sanzionare alcuni falli, anche troppi: dal fallo su Cassano di Britos ai continui interventi da codice rosso di un Behrami in versione pila elettrica che però fruttano un giallo dopo oltre un’ora (ma per ammonire Handanovic per perdita di tempo gli serve solo mezz’ora), troppe le rudezze degli avversari lasciate impunite dal fischietto bolognese. Male l’assistente Manganelli anche nell’azione del gol partenopeo: Pandev è in fuorigioco sulla conclusione respinta da Handanovic. E se il Napoli reclama un rigore su Cambiasso, va detto che l'azione andava fermata sì ma per spinta di Cavani sull'argentino.
ASSISTENTI: MANGANELLI 4,5 – CARIOLATO 5,5
ASSISTENTI ADDIZIONALI: VALERI 6 – GIANNOCCARO 6
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