SOMMER 5,5 - Un'altra partita in cui non riesce a portare a casa il minimo sindacale. Darmian gli copre la visuale ma la sensazione è che sul destro tutt'altro che angolato di Watanabe avrebbe potuto opporsi con più concretezza. Nel finale gli serve un colpo di reni per evitare di prendere gol su calcio piazzato da centrocampo.
DARMIAN 5,5 - Non ha molto lavoro dal punto di vista difensivo, però si porta a casa il demerito di aver coperto Sommer, e forse sporcato il pallone, sul destro tutt'altro che irresistibile di Watanabe che sblocca lo 0-0. Agisce costantemente nella metà campo avversaria per tenere alto il baricentro della squadra, anche se non attacca mai la profondità per non intasare le corsie.
DE VRIJ 6 - L'iniziativa di Kaneko sorprende tutti e lui, non prevedendo quanto stava per succedere, non si mette nelle condizioni di porre rimedio. L'Urawa praticamente sparisce dopo il vantaggio e all'olandese spettano solo un paio di chiusure preventive e soprattutto il giro palla per lasciare il pallone a esterni o centrocampisti. Vorrebbe incidere sui corner, non gli arrivano mai palloni puliti.
CARLOS AUGUSTO 5,5 - Kaneko gli fa fare una pessima figura andandogli via facilmente prima di servire Watanabe per il vantaggio giapponese. Prova a riscattarsi nell'altra metà campo, inserendosi negli spazi o alimentando palla al piede la manovra nerazzurra però non è che porti a casa grossi risultati, anche perché con Dimarco non scatta il feeling. Cestina una buona occasione al tramonto del primo tempo, poi da laterale prova qualche iniziativa palla al piede.
LUIS HENRIQUE 5,5 - Ogni volta che riceve, per lo più da fermo, abbozza subito il dribbling e spesso va anche oltre la finta, accentrandosi e portando il pallone sul sinistro che, malauguratamente, non è il suo piede preferito. Tutto si può dire tranne che gli manchi lo spirito d'iniziativa, ed è comunque un buon segnale a prescindere dall'esito delle sue iniziative, che nella ripresa diminuiscono sensibilmente. In ritardo nella diagonale su Watanabe che calcia tutto solo e un pallone perso sanguinoso nella ripresa. DALL'85' SUCIC SV.
BARELLA 5,5 - Partiamo da un presupporto apparso evidente: in un centrocampo a due lascia per strada gran parte del suo potenziale. Se c'è da fare legna non è uno che si tira indietro, ma affidargli le responsabilità del centrocampo senza un cervello pulsante al suo fianco lo obbliga a variare il suo spartito, con conseguenze non sempre gradevoli. Senza dubbio propositivo, si fa trovare libero e cerca luci in fondo al tunnel salvo poi affidarsi a iniziative troppo prevedibili. Soffre l'imposizione tattica e nella ripresa anche le idee lo salutano, ma quanto meno è dal suo corner che arriva il pareggio.
ASLLANI 5 - Incostante. Alterna giocate di grande lucidità e compattezza ad altre senza una logica particolare, muovendosi in zone che non gli spetterebbero. Parte dal suo sinistro il bel cross che Lautaro spedisce sulla traversa, ma dai suoi piedi arrivano anche parecchie indecisioni e qualche pallone perso. Rallenta troppo il gioco per trovare impreparata la difesa avversaria sui tentativi di cambio di gioco e i suoi approcci dalla distanza con la porta sono innocui. DAL 72' CARBONI 6,5 - Ha le qualità per inventare qualcosa nel piattume generale, prova un paio di conclusioni e si fa vedere in area per creare scompiglio. Poi, in pieno recupero, è al posto giusto e al momento giusto (con il piede sbagliato) per regalare la vittoria ai nerazzurri. Impatto non male.
DIMARCO 5 - Cercato con costanza a sinistra, come sempre il primo pensiero e mettere il pallone in area per attaccanti che tendenzialmente non si fanno vedere. Il ricordo dello stantuffo mancino è sbiadito, oggi sembra ancora troppo timido e depotenziato per fare la differenza e un sinistro al volo impreciso è poca cosa. Gli manca la condizione atletica per creare vantaggio competitivo a sinistra e scivola lentamente nella prevedibilità. DAL 72' BASTONI 6 - Si presenta perdendo il primo pallone in onore dei compagni finora in campo, si ricompone e collabora alla spinta a sinistra con palloni in area dalle retrovie, uno dei quali non viene sfruttato da Barella.
ZALEWSKI 5,5 - Porta la sua firma la prima citofonata nerazzurra con un cross che non trova compagni sul secondo palo. Si muove, o tenta di farlo, tra le linee (piuttosto strette), tendendo ad allargarsi a sinistra per dare linee di passaggio. Non è un compito facile perché alle idee non seguono le giocate che ci si aspetta da lui in quella zona del campo. Qualche coniglio dal cilindro lo estrae ma è poca roba. Non benissimo in prima chiusura su Kaneko in occasione del gol dell'Urawa. DAL 46' MIKHITARYAN 5,5 - Non dà il cambio di marcia che ci si aspettava, si posiziona sul centrosinistra e scambia con Dimarco senza creare mai i presupposti per qualcosa di interessante. Sbaglia col sinistro la migliore occasione capitata in tutta la partita.
S. ESPOSITO 5 - Non trova mai la posizione, rimane invischiato nel traffico sulla trequarti e appena dentro l'area di rigore e salvo qualche pallone servitogli dopo un buon taglio non la becca quasi mai. Vittima della sindrome del 'vorrei ma non riesco', non sfrutta questa occasione per mostrare le qualità che gli vengono riconosciute e non è d'aiuto alla causa. DAL 46' P. ESPOSITO 6 - Esordio da professionista con la maglia nerazzurra, accompagnato da speranze e curiosità. Quanto meno riempie l'area e dà un senso ai cross provenienti dalle fasce, cercando anche il gol in acrobazia e di testa.
LAUTARO 6,5 - Da punta centrale incappa in più di una difficoltà nel farsi trovare dai compagni, sempre preso in mezzo a due o tre avversari. Gli tocca così abbassarsi liberando l'area ma senza che altri nerazzurri ne prendano il posto. Però alla prima occasione con un colpo di testa imperioso stampa il pallone sulla traversa e qualche pallone lontano dalla porta lo lavora in modo interessante. Quando serve la giocata del campione per risollevare la squadra dal baratro ci pensa il Toro.
ALL. CHIVU 6 - Rischia di perdere una partita storica, ma alla fine la vince con la forza di volontà della sua squadra che ci crede fino all'ultimo. Ha tutte le giustificazioni di questo mondo, soprattutto per le condizioni in cui sta lavorando e le assenze che spuntano come funghi dopo una giornata di pioggia. Però per quasi tutta la partita non riesce a trovare una chiave per superare il muro eretto dagli avversari. Il gioco dell'Inter è banale fraseggio con cross in area poco convinti e servono una giocata fuori dagli schemi di Lautaro e la prontezza in piena confusione di Carboni per trovare il gol. La speranza è che il risultato inietti entusiasmo.
URAWA RED DIAMONDS: Nishikawa 6, Ishihara 6, Danilo Boza 6,5, Høibråten 6,5, Naganuma 6 (dall'87' Ogiwara sv), Gustafson 6 (dall'87' Haragtuchi sv), Yasui 6, Kaneko 6,5 (dal 65' Sekine 6), Mateus Savio 6 (dal 79' Matsumoto sv), Watanabe 6,5, Matsuo 6 (dal 79' Santana sv). All. Skorza 6
ARBITRO: BEIDA 6 - Una buona direzione, limita al massimo l'estrazione dei cartellini e lascia giocare intervenendo solo quando è necessario. Non accade nulla di particolarmente complicato ma il fatto che si noti poco è un successo personale.
ASSISTENTI: Santos 6 - Yiembe 5,5
VAR: El Fariq 6
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