Dalle colonne del Corriere della Sera, ecco un estratto dell'editoriale odierno di Mario Sconcerti: "Veniamo all'Inter. Rispetto alla squadra di Mourinho mancano Eto'o, Balotelli, Pandev e Motta, oltre naturalmente a quel tecnico. Nel frattempo sono arrivati fondamentalmente Pazzini, Forlan, Palombo e Alvarez. Nessuno di questi, tranne forse Alvarez, gioca titolare. Nel frattempo al Milan sono arrivati Ibrahimovic, Cassano, Boateng, Muntari, Van Bommel, Abbiati e Aquilani al posto di Huntelaar, Favalli, Dida, Borriello, Jankulovski, più Ronaldinho e Beckham con i loro tempi. La differenza è evidente e significa due politiche societarie che hanno lo stesso fine, risparmiare, adattare il loro calcio all'anzianità presidenziale di Berlusconi e Moratti, ormai espostissimi, con metodi però e risultati molto diversi.

L'Inter ha venduto, reinvestito solo in parte e scelto male, incerta tra gioventù e vecchiaia. Il Milan ha cercato i migliori che non volevano più stare dove giocavano. L'Inter ha pagato moltissimo sia la Champions che l'abbandono del tecnico. Mourinho quando va via lascia spesso il deserto. Ma la vera differenza l'ha fatta la chiarezza di idee di Galliani e Braida, capaci di darsi al volo un nuovo progetto e di saperlo realizzare. L'Inter non ha ancora capito come gestire il suo nuovo modo di essere. Mi sembra infine un errore il derby a fine campionato, come già mi sembrava essere arrivato troppo tardi a gennaio".

Sezione: News / Data: Dom 06 maggio 2012 alle 17:27 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Fabrizio Romano
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