Roberto Scarpini, su TMW, analizza a tutto tondo il momento dell'Inter e non solo: "Siena Inter è stato a mio avviso il punto più basso di questa stagione, forse la partita persa in cui mi sento di dire che i nostri avversari abbiano meritato con grande chiarezza la vittoria. Dico questo a scanso di equivoci perché, l'era moderna di vittorie, ci ha insegnato ad essere sempre più equilibrati nei giudizi, ad essere chiari anche nel sottolineare le difficoltà, quando ci sono. Ripartiamo dal Chievo un girone dopo l'ultima di Sneijder con la maglia dell'Inter, la prima con la difesa a tre, il primo sigillo di una cavalcata che ci portò ad un punto dalla capolista Juventus, a vincere lo scontro diretto, a violare per sempre lo Juventus Stadium, là dove nessuno era riuscito.

Passo dopo passo, ricominciamo da Mateo Kovacic con il futuro dell'Inter e un numero dieci sulle spalle, da un modulo tattico che i ben informati dell'ultima ora sostengono poter essere più spregiudicato, si riparte confidando anche di poter avere qualche fortuna in più con la classe arbitrale. Se da una parte infatti c'è rammarico per il momento attuale della squadra, bisogna ammettere che anche a Siena sono stati ben due i torti arbitrali subiti. Il rigore per fallo di mano sul colpo di testa di Palacio da cui è nata la prima rete (in fuorigioco) e il rigore non fischiato a Cassano. Se poi in serata ne viene regalato uno al Milan contro l'Udinese (ulteriore situazione favorevole di una lista che sta diventando lunga) gli errori del Franchi balzano ancor di più agli occhi.

A proposito di Milan, son settimane dedicate da parte di tutti al nuovo acquisto che giocherà con il 45. Chissà se essendo un classe '90 verrà inserito anche lui nella nuova idea di cantera che viene proposta da Allegri ai tecnici delle giovanili. La cantera nel calcio è un po' come il "progetto giovani" o la legge sugli stadi, cioè i temi di dibattito che servono a implementare gli ascolti dei grandi network ma che come il Godot di Beckett mai arrivano. Per lo più che il Milan ha una tradizione moderna di settore giovanile certamente inferiore rispetto a Inter o.. che so, Juve o Roma. I giocatori, per fare la "cantera", non si acquistano a 20anni ma si fanno crescere come l'inter sta facendo ormai da diverso tempo. A proposito di giovani, non perdete il Viareggio settimana prossima su Inter Channel con tanti esclusivi contributi e il mio più sentito in bocca al lupo ai ragazzi di Daniele Bernazzani.

«Io non penso a niente altro che al Napoli in questo momento», ha fatto sapere da Doha, Edison Cavani «Sì, certo, è importante il futuro. Ma il presente lo è di più. Ed è anche più bello da vivere». Insomma, visto che l'interlocutore era Radio Marca, un bel no al Real Madrid. L'uruguagio pensa alla lotta tricolore e rimanda una scomoda domanda. Che cosa farebbe l'attento presidente De Laurentiis di fronte ad un'offerta di 65 milioni (cifra che il Real pagò a suo tempo per Zidane)? E soprattutto siamo sicuri che tutte le parti siano per il no? A proposito di mercato, mi ha colpito il caso di Louis Saha, nuovo attaccante della Lazio. Il suo contratto, mi fa pensare che le regole nazionali improvvisamente non valgano più. Si tratta dell'infrazione dell'art. 117 comma 3 della N.O.I.F. (Norme organizzative Interne della F.I.G.C.) ovvero che nel caso di risoluzione del rapporto contrattuale, qualunque ne sia la ragione ed anche in caso di risoluzione consensuale risultante da atto scritto depositato presso la lega di appartenenza della Società, il calciatore professionista può tesserarsi per altra Società unicamente durante i periodi annualmente stabiliti per le cessioni di contratto e per una sola volta nel corso della stessa stagione sportiva. Nonostante ciò la FIFA con l'art. 6 del regolamento della Federazione Internazionale sostiene: " I calciatori possono essere tesserati per giocare durante uno dei due periodi annuali di tesseramento stabiliti dalla Federazione nazionale. In deroga a tale principio, un Professionista privo di contratto al termine del periodo di tesseramento - può essere tesserato al di fuori di tale periodo". Ok in deroga, importante condizione. Ma siamo sicuri che il plenipotenziario della Lega Lotito non abbia generato un conflitto d'interessi ed un precedente in grado di travolgere il nostro calcio? Attendiamo lunedì per capire quali saranno le reazioni. Calcio italiano, per altro già adeguatamente convalescente. Per capirne la storia serve solo inviare la seguente cartolina. C'è un club, anche prestigioso come il Cagliari che si è iscritto alla massima serie senza avere la certezza di possedere uno stadio "a norma". Dopo rinvii, sospensioni e gare per soli abbonati, le due formazioni con le quali il prefetto non si sente di dare l'agibilità sono Milan e Juventus. La Juventus porta tutti a Parma, il Milan si prepara per Torino. Il Tar però da ragione ai rossoblu e riporta la sfida in Sardegna. Ma il thriller non è finito. Il prefetto fa ricorso al ricorso del tar ma sabato alle 14.31 arriva la notizia definitiva che si giocherà in Sardegna. Qualcuno si chiede sul serio perché la Premier League abbia più appeal della serie A?

Infine, leggo che il mio amico Mauro Suma parla di forza mediatica dell'Inter. Abbiamo sempre considerato la "forza" mediatica dei rossoneri, per svariati motivi, superiore a quella di qualsiasi altro club. Percepire che, dalle sue considerazioni di ieri in questo sito, li abbiamo superati anche in questo campo dopo averlo fatto 6 volte negli ultimi 9 derby mi riempie d'orgoglio. Tutto questo interesse da parte sua per Inter Channel non me lo sarei mai aspettato. Grazie Mauro!".

Sezione: News / Data: Dom 10 febbraio 2013 alle 08:30
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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