"Ciao tifosi dell'Inter. Ne è passato di tempo, vi ricordate di me?". Comincia così l'intervista esclusiva rilasciata da Wilhelm Jonk, ex centrocampista dei nerazzurri, al canale ufficiale del club per la rubrica 'Euro Express'. Una chiacchierata che parte ovviamente dalla sfida di Coppa Uefa contro il Borussia Dortmund nella quale l'olandese mise a segno una doppietta: "Come posso non ricordarmi quel 3-1 a Dortmund? Stavamo attraversando un periodo complicato però in Europa avevamo meno l'assillo del risultato e giocavamo più liberi. In Germania disputammo un match molto solido, di grande compattezza difensiva e basato sui contropiedi. E' sempre tosto, allora come oggi, giocare in casa del Dortmund. L'atmosfera è incredibile, è ciò che sognavi da bambino prima di diventare un calciatore. La tensione e la fibrillazione erano nell'aria, io riuscii a trovare due gol nel primo tempo con due belle azioni".

Al Westfalenstadion non è mai facile, oggi come all'epoca: "Li è sempre dura, devi essere compatto e colpire al momento giusto. Ma loro lo sanno, l'Inter attuale ha dei giocatori forti, che sapranno creare gli spazi per segnare. Anche il Bvb è forte, sarà una gara interessante". 

Un match difficile, chiuso sull'1-3 dal contropiede di Shalimov. Poi, al ritorno, la grande paura, fino al gol liberatorio di Manicone per il passaggio del turno nerazzurro. Infine, il trionfo di San Siro contro il Salisburgo, con quel tocco sotto morbido sull'uscita del portiere proprio di Wim. "In quella Coppa Uefa abbiamo segnato tanto (22 reti, ndr), ci veniva naturale. Dennis Bergkamp fu il cannoniere di quella competizione con otto gol, e io ne segnai ben 5! La finale al Meazza resta per me qualcosa di memorabile: pali, occasioni, una tensione incredibile, poi il mio gol, liberatorio, al momento giusto".

Per Jonk 67 presenze e 13 gol nei due anni di Inter. Il primo, al debutto a San Siro, contro la Reggiana: "Gol bellissimo da fuori e assist per Totò Schillaci: un giorno memorabile, c'era tutta la mia famiglia allo stadio, me lo ricordo benissimo".

L'ultima rete nerazzurra, invece, nel Derby Milano vinto per 3-1: "Il calcio italiano era completamente differente da quello olandese. Quando io e Dennis arrivammo ci trovammo di fronte ad un modo diverso di affrontare i match: tanta pressione, tifosi caldi ma esigenti. Io avevo questa tendenza ad andare davanti, a gestire il gioco, mi piaceva comandare a centrocampo. Tra i compagni di quell'epoca ho ovviamente un ricordo speciale nei confronti di Beppe Bergomi: un ragazzo bravissimo, un professionista esemplare e un grandissimo difensore".

VIDEO - NERAZZURLI - ROMEEELUUU! TRAMONTANA IMPAZZISCE PER LUKAKU

Sezione: News / Data: Lun 04 novembre 2019 alle 10:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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