Mentre il parere della Sovrintendenza dei Beni Culturali apre di fatto le porte alla ristrutturazione dello stadio di San Siro nell'ambito del nuovo progetto di Inter e Milan, in città divampa il dibattito politico sul futuro dell’area e sul referendum proposto dal presidente del Municipio 7, Marco Bestetti, di Forza Italia, che afferma: “Forse non interessa alla Soprintendenza tutelare lo stadio Meazza, ma sicuramente interessa ai milanesi e agli italiani. A questo punto, non resta altra soluzione del referendum, per dare la parola ai cittadini”. Contrario però al referendum il compagno di partito e consigliere comunale Alessandro De Chirico. "L'esito un eventuale referendum cittadino per l’abbattimento di San Siro mi sembra assolutamente scontato. La politica deve decidere al di là delle nostalgie. Dobbiamo guardare al futuro e riflettere sull’importanza di un investimento superiore al miliardo di euro in un momento come questo. Lo pensavo prima e ancora di più a guardare i dati economici di una città piegata dall’epidemia. La giunta decida in fretta prima che le due società calcistiche ci ripensino e scappino a gambe levate. Se così fosse dovremmo poi spiegare ai milanesi che cosa ce ne faremo di un impianto abbandonato, monumento all’incapacità di scegliere".

Un no secco al referendum arriva anche dal PD. Dice il capogruppo in Comune Filippo Barberis: "Il referendum è inadeguato rispetto alla complessa trattativa che da mesi stiamo portando avanti per tutelare l’interesse pubblico. Una partita che si gioca su vocazione sportiva dell’area, volumetrie, impatto ambientale, infrastrutture per la mobilità, risorse, funzioni e servizi che ricadranno sul quartiere e sulla città. Come si può ridurre tutto questo ad un si o no? È proprio davanti a questa complessità che la politica e le istituzioni devono assumersi la propria responsabilità e non nascondersi dietro al paravento del referendum perché in difficoltà ad assumere una posizione". Favorevole Patrizia Bedori, consigliera Cinquestelle in Comune. Dice la sua anche l’ex presidente della Regione Roberto Maroni: "Che tristezza! Abbattere San Siro è un oltraggio alla Storia di Milano e dello Sport. Caro ⁦Beppe Sala, San Siro è patrimonio dell’umanità e deve diventare sito Unesco, non messo nelle mani di qualche fondo straniero per trasformarlo in un gigantesco centro commerciale”. Così l’ex governatore in un post su Twitter.

Sezione: News / Data: Sab 23 maggio 2020 alle 12:52 / Fonte: Radio Lombardia
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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