Dopo le schermaglie a distanza tra Sky Sport e Mediaset, domani la sfida si sposterà sul campo: è in programma infatti la delicatissima assemblea della Lega Serie A nella quale si saprà il destino dell'asta dei diritti televisivi dal 2015 al 2018 della Serie A. Come scrive sul suo blog SpyCalcio il giornalista de La Repubblica Fulvio Bianchi, la situazione dopo la presentazione delle offerte è alquanto ingarbugliata: "la pay tv di Rupert Murdoch si aspetta adesso che domani la Lega le assegni sia il pacchetto sul satellite, sia quello sul dtt delle dirette di 248 partite (sue infatte le offerte più alte, 357 e 422 milioni annui). Situazione ingarbugliatissima, come detto: la volontà del venditore è quella di dividere i pacchetti di punta tra Sky e Mediaset per due motivi: evitare rilievi delle autorithy e "massimizzare i ricavi", come da posizione espressa dal presidente della Juventus Andrea Agnelli".

Il timore nemmeno troppo remoto è quello di ricorsi all'Antitrust o ai tribunali; ma, sostiene Bianchi, "magari la cifra globale (mancano ancora i diritti esteri, della Coppa Italia e del chiaro) arriverà a superare abbondantemente il miliardo annuo attuale, magari toccherà quota 1,3. Chissà. E così sorriderebbero  i nostri club, pronti ad investire quei soldi negli ingaggi degli stranieri (molti non all'altezza) e non certo nei vivai o per rendere gli stadi un po' più confortevoli".

 

Sezione: News / Data: Dom 22 giugno 2014 alle 16:35
Autore: Christian Liotta
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