Certe considerazioni, spesso, seguono inevitabilmente una prestazione non corroborata da un risultato positivo ma, anche se l'Inter fosse riuscita a portare a casa i tre punti nel debutto casalingo col Bari, sarebbe risultato doveroso comunque evidenziare certi aspetti a dispetto di chi, e ce ne sono molti in Italia, considera il risultato alle stregua di un'amnistia tecnica. La formazione iniziale schierata da Mourinho, oltre ai quattro nuovi arrivati, vedeva la novità di Vieira nel ruolo di Cambiasso, una coppia centrale inedita, unitamente ad un Zanetti schierato a sinistra, un ruolo ricoperto solo eccezionalmente nelle ultime stagioni. Un undici, quindi, da considerarsi nuovo per 4/11 in quanto ai nomi e con alcuni giocatori che, lo scorso anno, hanno spesso ricoperto altri ruoli. Viera nella prima mezzora non è riuscito a entrare in partita e la distanza tra centrocampo e attacco era troppa per imbastire una pressione continuativa nella trequarti avversaria. La squadra, e lo stesso Viera, hanno subito beneficiato del cambio di modulo seguito all'inserimento di Balotelli occupando al meglio tutte le zone del campo. Il 4-2-4 seguente all'ingresso di Quaresma ha denotato, come peraltro osservato dallo stesso presidente Moratti, un certa fretta di vincere. Con questo tipo di impostazione, pur avendo maggiori soluzioni offensive, una volta passati in vantaggio risulta difficile gestire la partita con la squadra inevitabilmente spezzata in due che rende difficoltoso sia il possesso palla che, una volta arrivato il pareggio del Bari, il recupero della stessa.

Molti diranno che se Eto'o avesse capitalizzato l'enorme occasione di fare il 2 a 0 ora saremmo a parlare di un altra partita ma,  il match di ieri, oltre alla poca lucidità sotto porta, ha palesato quanto possa essere difficoltoso sopperire all'assenza di Cambiasso, un giocatore insostituibile sia per carisma che per intelligenza tattica. Il buon Viera, pur volenteroso, in questo precampionato ha destato impressioni positive se schierato sul centro destra. L'unico in grado attualmente di ricoprire la casella lasciata libera dal cuchu è Stankovic ma, se si opta per il 4-3-1-2, salvo clonazioni, rimane scoperto il ruolo del trequartista. In attesa che la società concluda l'operazione che dovrebbe portare a Sneijder, sarebbe stato più opportuno partire con le tre punte evitando gli imbarazzi di Viera vertice basso del rombo e di Muntari, mancino, schierato sul centro destra. La formazione, come si è visto, avrebbe avuto un maggiore equilibrio e, evitando di regalare la prima mezzora al Bari, non ci sarebbe stato il bisogno di passare all'ansiogeno 4-2-4 della ripresa.
 

Sezione: News / Data: Mar 25 agosto 2009 alle 20:25
Autore: Rosario Bruno
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