L'arbitro di Cremonese-Inter è Maurizio Mariani, assistenti Bresmes e Scatragli, quarto ufficile Miele. In sala VAR c'è Luigi Nasca, coadiuvato da Dionisi. Conduzione abbastanza semplice e positiva, sono due però i macro episodi da rivedere: il fallo da "arancione" di Acerbi nel primo tempo e il possibile rigore su Dzeko nella ripresa. Analizziamo il tutto.

24' - Chiriches duro su Lautaro Martinez sulla trequarti destra di attacco dell'Inter, il giocatore della Cremonese nello sradicare il pallone dai piedi dell'attaccante colpisce anche la gamba, Lautaro resta a terra dolorante, Mariani lascia correre: ci poteva stare un fallo.

28' - Acerbi insegue un pallone lungo, si lancia in scivolata per cercare di arpionarlo ma la sfera gli sfugge e viene rubata da Okerek, per fermarlo il difensore non può far altro che agganciarlo. Giallo sacrosanto, non rosso perché tra Okerere e la porta c'era ancora molto campo e un altro difensore dell'Inter largo pronto a intervenire.

32' - Gomitata involontaria di Ciofani a Darmian a metà campo, l'arbitro se ne accorge e concede punzione all'Inter.

38' - Calhanoglu aggancia da dietro Valeri, altro giallo giusto da parte di Mariani.

53' - Errore di Mariani e del suo assistente: sul tiro di Sernicola finito fuori vedono una deviazione di un difensore dell'Inter che al replay non sembra esserci: angolo per la Cremonese che però non produce effetti.

55' - Chiriches spinge Dzeko in possesso palla in area, Mariani lascia correre optando per il contatto regolare, ma al replay la gamba di Chiriches colpisce quella di Dzeko senza colpire il pallone. Non sarebbe stato clamoroso assegnare il rigore, a ingannare l'arbitro probabilmente l'intensità del contatto, non troppo energico, e la facilità con cui Dzeko cade. Si poteva almeno rivedere al Var.

74' - Su cross di Sernicola, Gyan gira a rete trovando l'opposizione di Darmian con una mano: Mariani fa giustamente proseguire poiché la mano è attaccata al petto e non aumenta il volume del corpo.

Sezione: Moviola / Data: Sab 28 gennaio 2023 alle 21:10
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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