E' sempre più ingarbugliata la vicenda che riguarda il futuro di Zlatan Ibrahimovic. Ieri a Barcellona si è vissuto un nuovo capitolo, con l'incontro tra il procuratore del ribelle Eto'o, Mesalles, e il direttore tecnico del Barcellona, Beguiristain. Dal meeting è emersa la volontà del giocatore di onorare il proprio contratto, aprendo però a un possibile rinnovo o a un trasferimento, sempre alle cifre giudicate corrette dal suo entourage. Eto'o vorrebbe un ritocco del contratto a 10 milioni di euro (attualmente ne percepisce 6,5), una cifra che supera nettamente il tetto stabilito dal club blaugrana, che non sembra disposto ad accontentarlo. Anche perché dopo Eto'o andrebbero a battere cassa anche gli altri campioni in forza al Barcellona, che dopo la tripletta avrebbero anche argomenti forti da presentare. Onde evitare una spirale incontrollabile, Laporta non accontenterà la richiesta del camerunense, o almeno lo farà in parte per evitare squilibri troppo netti. Se poi arrivasse la super offerta dall'estero, Eto'o non direbbe di no, ma dovrebbero essere cifre esorbitanti. In tutto questo, la posizione di Ibrahimovic rimane in stand-by.

Lo svedese auspica che Eto'o accetti di fare il percorso inverso direzione Milano, ma poi sarebbe lui stesso ad avere problemi con il contratto. Difficilmente Ibra accetterebbe una decurtazione del 40% del suo attuale stipendio e altrettanto difficilmente Laporta gli darebbe quanto percepisce oggi da Moratti. Si tornerebbe dunque punto e d'accapo, stavolta però con un calciatore diverso, di certo di livello superiore. Situazione dunque di stallo, che potrebbe riprendere quota tra qualche giorno sempre che una delle parti accetti di rinunciare a qualcosa. Ma la domanda è: chi abbasserà le sue pretese? Moratti chiederà meno dei 70 milioni (o 50 + Eto'o) pretesi pr cedere il suo campione? Eto'o abbasserà le sue richieste e rinnoverà con il Barça (con tanti saluti a Ibra)? E lo svedese farà altrettanto, per sbloccare la situazione? L'unica certezza è forse che Laporta non metterà a rischio gli equilibri economici del suo club.

Tale situazione potrebbe rimettere in gioco un altro club interessato a Ibrahimovic, anche se in modo defilato: il Chelsea. Lo stallo della trattativa tra Inter e Barcellona consente oggi un inserimento importante da parte di Abramovich, che avrebbe il benestare di Ancelotti (il quale però avrebbe preferito Pato). Anche perché Didier Drogba non ha ancora accettato il rinnovo ofertogli, perché stizzito dalla ricerca dei Blues di un nuovo attaccante. L'idea di fare da comprimario non lo stuzzica affatto e vuole conoscere l'Ancelotti pensiero prima di firmare. Le remore dell'ivoriano stanno convincendo il Chelsea a cambiare obiettivo e i nomi più in voga attualmente sono due: Adebayor e Ibrahimovic. Se per il congolese c'è da intavolare da zero la trattativa con l'inamovibile Wenger, per il genio di Malmoe la via potrebbe essere più libera. Anche perché Abramovich di argomenti per convincere Mourinho ne ha tanti. Secondo quanto sostiene Tuttosport,  infatti, il magnate russo avrebbe in mente di proporre un super pacchetto (più conguaglio economico da stabilire) per ottenere il sì di Moratti: Ricardo Carvalho (ormai vicinissimo all'Inter a prescindere), Deco e Drogba. Tre Blues che fanno gola a Mourinho e riempirebbero in un sol colpo tutte le caselle vacanti della sua rosa. Un difensore, un centrocampista e un attaccante.

Ad occhio sarebbe difficile dire di no a una simile offerta, ma Moratti non appare convintissimo, considerando che i tre calciatori proposti, insieme, contano 94 primavere. Non certo giovani da inserire nel grande calcio. Su Carvalho il patron ha acconsentito, su Deco le perplessità restano forti mentre il cambio Ibrahimovic-Drogba, a livello tecnico, non sembra una soluzione ideale per l'Inter. Insomma, meglio proseguire sulla strada che porta a Carvalho senza ulteriori operazioni, e portare a casa un bel gruzzolo per Ibra. Soldi poi da reinvestire nel modo giudicato più appropriato e in totale libertà.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 09 giugno 2009 alle 09:37
Autore: Fabio Costantino
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