Dopo il secondo pit-stop stagionale causa impegni delle Nazionali, con 8 partite di campionato e 2 di Champions League già in archivio, è possibile stilare un primo bilancio sull'impatto che i nuovi arrivati durante il mercato estivo hanno esercitato sull'Inter. Complessivamente, si tratta di giudizi provvisori e soggetti a variazione, perché la stagione è solo agli albori e non tutti hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra con continuità. Ecco a seguire, caso per caso, il borsino dei volti nuovi in casa nerazzurra:
STEFAN DE VRIJ - C'erano sensazioni positive sul centrale olandese, designato a occupare la casella al fianco di Milan Skriniar al posto di Joao Miranda. Le aspettative finora sono state ampiamente soddisfatte, perché dopo una prima fase di legittimo adattamento l'ex Lazio ha preso le misure all'incarico affidatogli ed è da considerare un punto fermo dell'undici di Luciano Spalletti, al netto dell'inevitabile turn over che coinvolge i suoi pari ruolo. La crescita di De Vrij è stata evidente, considerando l'esordio non proprio esaltante a Reggio Emilia e la prestazione mostruosa al Philips Stadion, gli estremi di questa prima parentesi nerazzurra. In mezzo, anche un gol che poteva essere decisivo contro il Torino, un'intesa sempre più solida con Skriniar e un inno alla personalità. VOTO 7
KWADWO ASAMOAH - Non provenisse dalla Juve, sembrerebbe un veterano dell'Inter. Arrivato in punta di piedi, con la grande professionalità che lo contraddistingue si è ritagliato un ruolo prezioso nello scacchiere nerazzurro, al punto da costringere Luciano Spalletti a schierarlo anche quando necessiterebbe di un po' di riposo. L'esperienza maturata in questi anni di impegni internazionali lo hanno portato a diventare un punto di riferimento sia in difesa sia nella costruzione del gioco, dove viene cercato spesso dai compagni e non butta mai via il pallone. La prestazione meno convincente, a Ferrara, è più che altro causata dalla stanchezza di questo periodo di intenso impiego. Finora promosso senza alcun dubbio. VOTO 7
RADJA NAINGGOLAN - Si è fatto attendere a causa di un problema muscolare che è stato trattato con le pinze dallo staff medico e gli ha impedito di giocare le prime due partite ufficiali. Altrimenti chissà che picchi avrebbe toccato, con una condizione migliore, a questo punto della stagione. Esordio con gol decisivo a Bologna, rete annullata a Genova e una fondamentale a Eindhoven, non male come impatto per chi ha il dovere di contribuire alla fase offensiva. Spalletti sa benissimo che il belga non è ancora al massimo delle sue possibilità, eppure è già insostituibile. Personalità, grinta, duttilità e impatto offensivo: questo il carnet mostrato finora. Ma la sensazione è che i tifosi ancora non abbiano visto nulla di Radja. VOTO 6,5
MATTEO POLITANO - Inizio un po' a rilento, quasi a tradire una mal celata timidezza per la nuova realtà in cui si è trovato immerso. Passo dopo passo, accompagnato dalla fiducia del suo allenatore, il funambolo romano ha iniziato a esprimere il proprio calcio, fatto di dribbling, cross tagliati, tiri a giro e corsa fino allo sfinimento. Il Meazza lo ha adottato e avvolto di affetto, l'ex Sassuolo ha ricambiato con prestazioni di grande sacrificio, con il suo primo gol nerazzurro e con la prova da applausi in Champions contro il Psv. Ad oggi, pur se coinvolto nel turn over degli esterni offensivi, non è mai rimasto un'intera partita a guardare i compagni. Arma tattica e tecnica preziosa e ancora tutta da scoprire. 6,5
LAUTARO MARTINEZ - Appena 172 minuti raccolti finora ma un gol importante all'attivo, contro il Cagliari (la sua miglior prestazione). Probabilmente, considerando gli attestati di stima e l'enorme aspettativa che si è portato dall'Argentina, avrebbe sperato in un inizio di esperienza italiana più soddisfacente. Invece il dualismo tattico con Mauro Icardi (per Spalletti, al di là dell'esperimento forzato a Reggio Emilia, i due non possono ancora coesistere) e il problema al polpaccio rimediato prima di Bologna-Inter ne hanno frenato lo slancio ma non l'ambizione di essere importante per i colori nerazzurri. Nelle poche situazioni in cui è stato chiamato in causa el Toro ha mostrato qualità non da poco ma ad oggi deve accontentarsi del ruolo di alternativa a Maurito. In pochi, comunque, non scommetterebbero sulla sua esplosione. VOTO 6
KEITA BALDE' - Ultimo arrivato durante il mercato estivo, sta evidentemente pagando il ritorno a un calcio più complicato rispetto alla comoda Ligue 1. Voglia di far bene e autostima a palate, ma una collocazione tattica non facile per il momento. Costretto a muoversi in ruoli non sempre a lui congeniali (punta contro Bologna e Parma con scarsi risultati), deve ancora capire cosa si aspetta da lui l'allenatore e, soprattutto, rispettare le consegne senza la paura di non essere all'altezza nelle finora rare opportunità concessegli. Ad oggi, Spalletti lo considera più che altro un giocatore da schierare a gara in corso per dare freschezza al reparto offensivo ma è ovvio che da lui ci si aspetti possa essere un'arma anche nell'undici titolare, come avrebbe dovuto essere a Ferrara. Il tempo gioca a suo favore, occasioni per dimostrare di meritare questa maglia ne avrà ancora molte. VOTO 5,5
SIME VRSALJKO - Già trovarsi a competere contro l'inossidabile Danilo D'Ambrosio per il ruolo di terzino destro era una gran bella gatta da pelare, considerando anche lo stress del Mondiale e il ritardo nell'inizio della pre-season. A questo si sono aggiunti un infortunio alla caviglia contro il Torino e l'infiammazione significativa al ginocchio acuitasi in Nazionale che gli ha impedito di dire la sua nelle rotazioni costringendo il terzino campano all'extra sforzo. Insomma, non è stato un avvio di esperienza milanese semplice per il croato, che finalmente a Ferrara si è visto per 90 minuti e ha già iniziato la rincorsa nelle gerarchie spallettiane. Servirà ancora pazienza per vederlo al massimo, lavorare ad Appiano Gentile durante la sosta gli farà di certo bene. SV
VIDEO - MAURITO, DOPPIA ESPLOSIONE A QSVS: AL 90' DI SPAL-INTER INIZIANO LE SCHERMAGLIE PRE-DERBY
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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