Un falso allarme: ieri vedendo la scena in cui chiede il cambio dopo essere caduto male a terra al termine di un duello aereo con un giocatore del Rubin Kazan, qualcuno indubbiamente avrà tremato. E vederlo uscire dopo pochi minuti lasciando spazio a Isaac Donkor ha alimentato le peggiori ansie. Ma per fortuna, non c'è nulla di cui preoccuparsi: Andrea Ranocchia sta bene, e lo ha testimoniato quest'oggi ad Appiano Gentile, dove il giovane centrale umbro ha sostenuto una regolare seduta di allenamento, senza alcuna necessità di accertamenti per valutare l'entità del problema muscolare che lo ha costretto a lasciare il posto al 17enne ghanese della Primavera di Bernazzani. 

Problema che poi alla fine era tutto fuorché serio: Ranocchia, che già dopo la partita con la Juventus aveva accusato delle noie al polpaccio che lo costrinsero a saltare la gara di Bergamo con l'Atalanta, al termine dell'episodio sopra citato ha avvertito una sorta di indurimento al muscolo, dovuto anche alle brutte condizioni climatiche nelle quali si è giocata la partita. Ma il centrale, in questo senso, è stato bravissimo nel capire il momento e nel non perdere la testa. Anzi, il numero 23 nerazzurro ha valutato in maniera perfetta la situazione, capendo che non era il caso di forzare ulteriormente il carico e chiedendo il cambio in maniera istantanea, proprio per evitare problemi più gravi.

Insomma, Ranocchia ha dimostrato di saper ascoltare bene le indicazioni del suo corpo e valutare con obiettività cosa chiedergli, e questa saggezza gli ha consentito di non rischiare nulla in vista della delicata trasferta di Parma, dove l'ex Bari e Genoa arriva comunque in un ottimo momento di forma, come testimoniato anche ieri, specie in occasione del lancio al contagiri col quale ha servito a Palacio un pallone d'oro respinto solo dal palo con Ryzhikov ormai fuori dai giochi. Gara di Parma dove Ranocchia arriva anche forte di un riconoscimento particolare, forse una tantum visto il contesto, ma molto significativo. 

Andrea, infatti, è stato insignito della fascia di capitano per la gara contro il Rubin Kazan: mancavano moltissimi titolari e Zanetti iniziava dalla panchina, d'accordo, ma il fatto di dare questa responsabilità a Ranocchia, quasi a volerlo incaricare del ruolo di guida spirituale del gruppo di ragazzi sceso in campo ieri, lui che proprio anziano non è (24 anni) è l'ennesimo attestato di stima dell'Inter nei confronti di questo bravissimo ragazzo. Che è reduce da un'annata difficile, che durante l'estate è finito al centro delle voci e degli incubi più disparati, e non solo a livello di calcio giocato, ma nel quale l'Inter ha sempre creduto. Inter che per il momento è stata ripagata con una serie di prestazioni eccellenti e che si augura che nel futuro vada sempre meglio. Perché poi chissà, un giorno nemmeno troppo lontano quella fascia tanto importante potrebbe diventare non solo un episodio isolato. Zanetti permettendo...

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 novembre 2012 alle 15:55
Autore: Christian Liotta
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