All'indomani dell'ufficialità del ritorno di Romelu Lukaku all'Inter, l'avvocato belga Sebastien Ledure, deus ex machina della clamorosa operazione di mercato, rilascia un'intervista al quotidiano L'Avenir nella quale racconta alcuni retroscena del suo rapporto con l'attaccante e di questo comeback: "Da quanto tempo conosco Romelu? Da cinque anni, grazie alla madre. Cominciava a porsi certe domande e ne parlava con qualcuno della sua compagnia. È così che ci siamo messi in contatto. Ci siamo visti due o tre volte all'Hotel Steigenberger, poi mi ha concesso di conoscere i suoi figli. A poco a poco Romelu ha preso fiducia. Aveva già deciso di lasciare l'agente Mino Raiola per Federico Pastorello. Solo che poi Romelu ha preferito non coinvolgerlo in questa operazione, visti i suoi stretti legami con l'ex dirigenza del Chelsea. Romelu non ha ancora preso una decisione sul suo possibile futuro con il suo agente, ma non ha voluto che un potenziale conflitto di interessi potesse interferire in una delle più operazioni difficili nel calcio di oggi".

Ma è stata una transazione difficile?
"La domanda era: come può un giocatore che è stato ceduto per più di 100 milioni di euro ad un club tornare nello stesso club che dice che non ci sono soldi per riprenderlo? E, per di più, bisogna sapere che durante il trasferimento l'anno scorso i rapporti tra l'ex dirigenza del Chelsea e la dirigenza dell'Inter erano molto tesi: senza il passaggio di proprietà al Chelsea, dubito fortemente che questa operazione si sarebbe potuta fare".

In parole povere: senza la guerra in Ucraina, Lukaku non sarebbe all'Inter.
"Forse sì, ma non è una cosa da farci titolo. Forse avremmo comunque trovato una soluzione, ma sarebbe stato ancora più difficile".

Ha avuto un ruolo Roc Nation, la compagnia americana di Jay-Z che gestisce gli interessi commerciali di Lukaku, De Bruyne e Witsel?
"Sì, nel senso che conoscono il nuovo proprietario del Chelsea e questo ha facilitato un approccio più 'americano' alla questione".

I primi contatti risalgono alla famosa intervista di Lukaku a Sky Italia del 31 dicembre, dove si dichiara infelice al Chelsea sotto la guida del suo tecnico Tuchel?
"No... Quell'intervista è stata dettata dal cuore ed è stata forse inopportuna, maldestra. È stata un'iniziativa che ha preso da solo e che probabilmente non rifarebbe più. Ha subito le conseguenze per il resto della stagione, poiché ha appesantito il suo ambiente di lavoro nel quotidiano. Ma mi ha subito chiarito che, dati i suoi 29 anni e il fatto che è all'apice della sua carriera, non poteva permettersi di perdere un nuovo anno. È un segreto di Pulcinella che non era sulla stessa lunghezza d'onda del suo allenatore. Ma le trattative sono iniziate solo a fine stagione".

Quanti viaggi andata e ritorno hai fatto tra Londra e Milano?
"Alcuni tra maggio e giugno, il resto si faceva per telefono e videoconferenza. Era una trattativa in cui bisognava andare avanti passo dopo passo e piazzare le pedine in modo intelligente. Ci si doveva andare coi piedi di piombo: lavorando con calma ma con efficacia e rispettando le sensibilità di tutte le parti."

Presumibilmente avevi un filo diretto con Romelu.
"Certo. E sono andato a trovarlo prima che partisse per le vacanze. Sapeva tutto e ha partecipato agli incontri più importanti. Nella mia filosofia di lavoro rappresento il giocatore, ma lui deve sapere tutto. C'è totale trasparenza. Lui è in controllo della situazione".

Ha anche rinunciato a qualcosa dal punto di vista finanziario per raggiungere un accordo.
"Sì. Ma molto meno di quanto dice la stampa. Ho letto che ha tagliato lo stipendio di un terzo o del 50%. Non è vero. Sarà il giocatore più pagato della Serie A. Tutte le parti in causa hanno fatto concessioni intelligenti. Il nostro compito era quello di ottenere il miglior affare possibile per il mio cliente, non per Chelsea o Inter. Ci paga Romelu, non i club".

E il prezzo del prestito oneroso - 8 milioni di euro - è corretto?
"Dovreste chiedere ai club interessati, ma è un prezzo in linea con i canoni".

Non c'erano altri club che volevano comprarlo invece di prenderlo in prestito?
"Ehm... Esatto. Erano grandi club di cui non cito i nomi. Ma questi sondaggi non sono mai stati davvero seri perché Romelu ha deciso molto presto di voler andare all'Inter. Ha parlato più volte con l'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi, come aveva fatto con Antonio Conte prima di firmare per l'Inter nel 2019, per assicurarsi di essere sulla stessa linea".

L'Inter non ha negoziato una clausola di riscatto. Un ritorno al Chelsea a giugno 2023, è possibile?
"Ci saranno ancora tre anni di contratto. Ma nessuno può dire nulla al riguardo".

Ultima cosa: Romelu ha detto spesso che ha intenzione di tornare a giocare un giorno per l'Anderlecht.
“Me ne ha già parlato anche a me, ma non ha fissato un anno. Dovremo vedere se le condizioni sono giuste in quel momento. È un'idea che ha sempre avuto in mente. E non conosco nessun giocatore determinato come Romelu. Quando prende una decisione, pochissime persone sono in grado di fargli cambiare idea. Ed è un fanatico di calcio! Questo spiega perché si è sentito infelice al Chelsea in questa stagione: Romelu ha bisogno di poter esercitare la sua passione".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 01 luglio 2022 alle 13:16
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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