La beffa, è risaputo, capovolge la meritocrazia e dà ragione al contrario. Chi se la prende, la ragione, vince da grande nonostante le prestazioni; a chi il risultato dà torto, state pur certi che il suo scenario sarà sempre più nero. Dopo tante gare in cui l’Inter era andata a prendersi punti anche al di là dei propri meriti tecnici, arrivano due brutte sconfitte consecutive al termine di due prove senz’altro migliori di altre che avevano fruttato i 3 punti. Sembrerebbe il caso che si diverte a riequilibrare la situazione coi suoi personalissimi criteri di giustizia ma, se ci esprimessimo così, resteremmo né più né meno in una prospettiva medievale. La ragione c’è sempre, le cause non possono sfuggire a chi ha da rimettere la situazione in piedi e l’Inter si affaccia alle ultime due gare del 2017 con un urgente bisogno di raddrizzare la situazione con decisione e prontezza, prima che il tutto inclini a quel mortifero andazzo già visto. “Ora bisogna avere la reazione, altrimenti si finirà per fare la stessa stagione degli anni precedenti”, ha affermato Spalletti ai microfoni della Rai, e l’urgenza appunto risiede in questa necessità, cosicché i giocatori dimostrino all’ambiente e ancor più a se stessi che quest’anno è tutto diverso e due indizi, come da proverbio, non fanno una prova. Non ci si fermi alla beffa, dunque. Esistono dei margini e delle correzioni da apporre, e occorre farlo con rapidità, ché il derby di mercoledì è a suo modo uno snodo cruciale anche solo da un punto di vista emotivo, e del peso della sfida alla Lazio di sabato prossimo non occorre neanche parlare.
Come un alunno che non può contare chissà su quali grandi qualità, e allora studia a memoria, l’Inter di Spalletti va in crisi nel momento in cui la disposizione degli avversari e l’andamento stesso della gara esigono una risposta originale, che esuli dalla lezioncina studiata a menadito. Quella palla cieca che sbuca dal nugolo di centrocampo e pesca l’esterno, quasi sempre sulla destra, e poi il cross in mezzo a pescare Icardi, o addirittura Perisic sulla fascia opposta, con conseguente torre per la soluzione centrale: ecco, il copione ormai è noto a chiunque abbia guardato più di una partita dell’Inter, figurarsi a chi prepara per tutta la settimana la gara contro i nerazzurri. Iachini, in questo, si è dimostrato tecnico sapiente, optando con decisione per una densità ai limiti dell’esagerazione davanti alla propria linea di porta, e chi se ne importa della spinta che viene a mancare da parte dei terzini. Il peso delle ripartenze è stato affidato soprattutto a Missiroli e Duncan, mezzali di forza e di corsa, e ai due esterni offensivi, con Politano a macinare chilometri e il subentrato Ragusa ancor più utile di Berardi nel far rifiatare i suoi portando la palla davanti quando l’Inter ha opportunamente deciso di spendere tutta la ripresa nella metà campo avversaria. Tra i nerazzurri, l’unica reale buona novella arriva proprio dalla novità di giornata, quel Cancelo che unisce corsa, tecnica, buona variazione nelle soluzioni di cross e anche una discreta tenuta a livello difensivo, se gli si perdona la dormita, che è senz’altro opera collettiva, in occasione del gol messo a segno dai padroni di casa. Imbrigliati, spuntati, imbolsiti e così via appaiono invece le due bocche da fuoco, con Icardi che la tira ovunque tranne che tra i pali e Perisic che si limita a un compitino in appoggio, senza tentare con sufficiente frequenza di saltare l’uomo e partire sulla sua fascia; quando lo fa, viene costantemente fermato dal primo avversario, che stoppa sul nascere ogni sua velleità. Non è tanto un problema di prestazione collettiva, dunque, che anzi ormai sembra perfettamente aderente al copione tattico. La questione, semmai, risiede proprio nel copione, e nel fatto che, perché esso si riveli vincente, quei due là davanti devono funzionare a meraviglia, portando i compagni e il risultato oltre la muraglia messa in atto da chi, come Iachini, sapeva benissimo che tipo di squadra sarebbe andato ad affrontare.
Alternative? Ce ne sarebbero, per carità, ma al momento non passano dal campo. Variare il gioco avvolgente dell’Inter significherebbe iniziare a studiare soluzioni che possano sparigliare le carte avversarie anche per vie centrali, e qui è evidente come la rosa di Spalletti manchi quasi totalmente di soluzioni adatte a questo scopo. L’unico che sappia davvero percorrere con gambe e passaggi sentieri che non siano laterali è Brozovic, che in un paio di occasioni ha cercato e trovato intelligenti imbucate centrali per Icardi. Il problema è che il croato, per il resto, è il solito ammasso di svogliatezza e cattivi propositi, e averlo in campo rischia di compromettere la riuscita di una buona fase difensiva sin dalle primissime battute, proprio com’è accaduto in occasione della discesa vincente di Politano. Prim’ancora dei centrali, prim’ancora della mediana bassa, è lì che Sabatini e Ausilio dovranno intervenire: l’Inter ad oggi non ha qualcuno che salti l’uomo in mezzo, difetta di un giocatore che possa scegliere a seconda della situazione se è più opportuno servire l’esterno o Icardi centralmente, manca di varianti e di schegge impazzite. E dire che un tempo accatastavamo trequartisti e giocatori di fantasia, e il male era proprio l’eccesso di incostanza e vanità. Non si può spendere? È qui che si parrà la nobilitade dirigenziale, magari nel cavare fuori qualche decina di milioni anche dall’uscita di chi, come Joao Mario, sembra ormai completamente distaccato dalla causa comune. Tocca a loro, insomma, e alternative al momento non esistono. Si può urlare contro i mulini a vento, organizzare rimostranze più o meno pittoresche ma senz’altro inutili, oppure provare a fidarsi e sperare che chi ha preso Skriniar sappia pescare il jolly anche lì dove serve creatività e inventiva. È l’iniezione risolutiva quella che occorre, mentre nello spogliatoio servirà restare calmi, senza sprofondare in quei mali che troppo spesso, a un certo punto della stagione, si diffondono rapidi su Appiano sotto le feste. Calma e gesso, insomma, in attesa che lo scolaro maturi, e il maestro Spalletti possa quindi insegnargli anche altro, oltre alla solita, vecchia lezione che ripete ormai da 18 partite.
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
Altre notizie - In Primo Piano
Altre notizie
- 16:28 Giudice sportivo - Stop di un turno e multa ad Allegri. Prime sanzioni per Mkhitaryan e Acerbi
- 16:15 Bergomi: "Non è facile riprendersi dopo un 5-0 in finale. Chivu dovrà lavorare più sulla testa che sulla tattica"
- 16:00 Caressa: "Inter, per me Monaco non sta influendo. Ma perdere così mentre ti stai riprendendo da quella batosta..."
- 15:45 Juventus-Inter fa il pieno su DAZN: quasi 1,7 milioni di spettatori registrati per il match di sabato
- 15:31 Vink: "L'Ajax se la mette sul fisico non batterà l'Inter. L'unica sarebbe puntare Dimarco"
- 15:16 Arsenal, Raya: "Vogliamo vincere la Champions, è per queste cose che giochiamo a calcio"
- 15:02 Ajax, Klaassen: "Inter squadra top, ecco perché è così forte. Anno fantastico a Milano, sono felice di rivedere tutti"
- 14:48 Ajax, Heitinga: "Avrei preferito affrontare l'Inter più avanti. Sarò felice di riabbracciare Chivu"
- 14:32 Olympique Marsiglia, Balerdi benedice l'arrivo di Pavard: "Sarò un giocatore migliore grazie a lui"
- 14:19 Sky - Le sensazioni cambiano: niente rifinitura per Lautaro a titolo precauzionale, può giocare dall'inizio
- 14:04 Willem Haak, podcaster tifoso di Inter e Ajax: "Ecco perché amo i nerazzurri. Chivu comunica le sue idee meglio di Heitinga"
- 13:51 PSG, Luis Enrique ha ancora fame: "Abbiamo fatto la storia, possiamo farla più in grande con un'altra Champions"
- 13:38 Qui Ajax - Una defezione anche per Heitinga: Berghuis salta l'allenamento, non ci sarà domani
- 13:24 Sky - Ajax-Inter, Lautaro fuori dall'11 titolare. Chance per De Vrij e Sucic, dubbio in porta tra Martinez e Sommer
- 13:10 Riparte 'OPEN VAR', appuntamento su DAZN on demand. Gravina: "Contributo prezioso allo sviluppo del calcio italiano”
- 12:56 Verona, si ferma subito Gagliardini: lussazione alla spalla destra, nei prossimi giorni visita specialistica
- 12:42 Zola: "Corsa scudetto? L'Inter troverà la quadra. Ma l'incertezza è un buon segno perché..."
- 12:28 Gullit: "Curioso di vedere come l'Ajax affronterà l'Inter. Ad Heitinga manca un giocatore"
- 12:14 Trevisani: "Inter, né Lookman né Koné: con quel budget l'Inter doveva acquistare Donnarumma. Ora Martinez titolare"
- 12:00 Oliver per Ajax-Inter: sarà il quarto precedente coi nerazzurri. Il bilancio è favorevole
- 11:45 Ajax-Inter, domato incendio alla Johan Cruijff ArenA a 48 ore dalla gara
- 11:30 TS - Weekend di gioie per gli ex Inter: in quattro sugli scudi dopo l'addio
- 11:16 videoAppiano Gentile, Lautaro salta la rifinitura ma parte per Amsterdam. Darmian resta a Milano: lombalgia
- 11:10 AJAX-INTER, non solo SOMMER: mini RIVOLUZIONE di CHIVU? SVOLTA STADIO: l'annuncio del sindaco SALA!
- 11:02 Condò: "Inter non può fallire già domani: guardate il calendario. Italia indietro in Champions perché..."
- 10:48 CdS - Champions, la previsione dell'algoritmo Opta: Inter e Napoli si giocano gli ottavi diretti
- 10:34 La Repubblica - Nuovo San Siro affidato a Foster: 71.500 posti e due anelli
- 10:20 UFFICIALE - Inter e Hisense rinnovano la partnership: ecco cosa prevede l'accordo
- 10:06 Sala: "Trovato l'accordo coi club su San Siro, domani voto in giunta. Abbiamo già una deadline per i lavori"
- 09:52 TS - Mercato Inter come quello già visto al Milan: solo giovani da 20-25 milioni. E Luis Henrique è già una comparsa
- 09:38 Endt: "Vi racconto Chivu all'Ajax: un leader innato. Contatti coi lancieri? Sì, ma..."
- 09:24 Pagliuca: "Sommer sbaglia, ma la sconfitta non è colpa sua: guardate Bastoni. Martinez? Bravo, però niente alternanza"
- 09:10 Champions, Beccantini: "Chi giocherebbe nello squadrone del Triplete?"
- 08:56 Van der Meyde: "L'Ajax gioca male, l'Inter può approfittarne. Occhio a Weghorst"
- 08:42 Champions, Benitez: "Chivu deve fronteggiare una situazione strana, frutto di tanti piccoli micro-traumi. Bisogna intervenire subito"
- 08:28 CdS - Lautaro e Barella: la riscossa deve iniziare da loro due. La centralità nel progetto...
- 08:14 CdS - Verso l'Ajax: Dimarco e De Vrij dal 1'. Sucic c'è, Bonny con Lautaro?
- 08:00 GdS - Non solo Martinez: Chivu modifica l'Inter. Da De Vrij a Sucic: diversi cambi in vista dell'Ajax
- 00:45 Di Canio mette a fuoco Ajax-Inter: "Olandesi con calcio disincantato, mi aspetto un successo dei nerazzurri"
- 00:30 Sky - Chivu studia l'undici di Amsterdam: chance per Martinez? Sucic e Frattesi scalpitano, rientra Dimarco dal 1'
- 00:15 Van der Meyde: "Chivu leader naturale da giocatore, i dirigenti dell'Inter si fidano. Dumfries ha fatto bene a restare"
- 00:00 Continuiamo così. Facciamoci del male
- 23:47 Di Marzio: "In estate Fabregas ha parlato con Bayer, Roma e Inter. Ma non è mai stato vicino a dire addio al Como"
- 23:33 Adani: "Sono 4 anni che parliamo delle lacune dell'Inter. Ma vi sembra normale non avere dribblatori nel 2025?
- 23:18 Pergolizzi: "Ben vengano le squadre Under 23, però l'importante è che abbiano un obiettivo"
- 23:04 Verona, Zanetti: "Gagliardini ha giganteggiato prima dell'infortunio. Sarà un nostro punto fermo"
- 22:50 Cassano: "L'Inter deve passare al 4-2-3-1: fuori Barella, Bastoni e Dimarco. Chivu? Destinato a diventare un top"
- 22:47 Il graffio di Ekuban in pieno recupero riprende il Como: ai lariani non basta Nico Paz, finisce in parità al Sinigaglia
- 22:35 Ventola: "Voglio vedere qualcosa di più da Chivu, mi sembra di vedere un copia e incolla di Inzaghi"
- 22:20 Di Gennaro: "L'Inter è ancora da scudetto, a tratti ha dominato la Juventus. Sono i giocatori che devono risollevarsi"
- 22:05 The hateful (h)eight (L'odiosa altezza)
- 21:50 Settore giovanile, i risultati del fine settimana: poker dell'U18 al Napoli, U17 ko nel derby
- 21:36 Bayern, Eberl scherza: "I dialoghi per il rinnovo di Upamecano? Nessun progresso perché non parlo francese"
- 21:22 Pisa, Akinsanmiro: "Ho già esordito con l'Inter, ora ho una grande chance per migliorare"
- 21:08 Youth League, mercoledì l'Inter Primavera sarà ospite dell'Ajax: dove vedere la partita
- 20:53 Serie A, 0-0 tra Verona e Cremonese. Dura 30' la gara di Gagliardini: problema alla spalla per l'ex Inter
- 20:39 PSG, Luis Enrique torna sull'ultima Champions: "Avvio sul filo del rasoio, poi la ciliegina di Monaco"
- 20:26 Chanot non si fida di Pavard: "Per me non voleva venire a Marsiglia, preferiva l'estero"
- 20:12 Casarin: "RefCam? Comandano le tv: abbiamo bisogno di un grande calcio più che di queste cose"
- 20:05 Pepo Martinez sulle orme di Onana nel 2023: situazione win win. E Chivu manderebbe un messaggio chiaro
- 19:57 Condò: "Champions, calendario clamorosamente diviso in due per l'Inter: non bastano 10 punti nelle prime 4"
- 19:43 Sorrentino: "L'Inter non riesce a cambiare, sembra che qualcosa la blocchi. Lautaro? Sarebbe stato meglio..."
- 19:30 Sassuolo, l'Inter dopo la vittoria contro la Lazio. Grosso: "Dobbiamo saper resistere alle difficoltà"
- 19:15 Voce al tifoso - Le reazioni dopo la sconfitta contro la Juventus
- 19:00 Rivivi la diretta! Verso AJAX-INTER, SOMMER out: l'occasione di MARTINEZ! Quanto cambia CHIVU? Le VOCI su MOURINHO...
- 18:51 Udinese, Buksa: "Ho parlato con Zielinski, mi ha detto tante belle cose su questa squadra"
- 18:36 Chivu: "L'Inter vuole onorare la Champions come negli ultimi anni. Con l'Ajax serviranno rabbia e orgoglio"
- 18:22 Canovi: "Derby d'Italia emozionante. Juve fortunata, ha sfruttato gli errori dell'Inter". E su Chivu...
- 18:08 Quote Champions, Inter favorita sull'Ajax. Si prevede una gara con parecchi gol
- 17:54 Domani il BVB, ma Tudor pensa ancora all'Inter: "È la più forte della Serie A, avanti anche al Napoli"