Voci di mercato e risposte che da sempre spettano al campo. Zdravko Kuzmanovic "è uno dei tre, quattro dubbi" di Walter Mazzarri per la sfida di domani contro la Lazio. Un primo vero test - così l'ha ribattezzato oggi il tecnico in sala stampa - per cominciare l'anno e dare seguito alla rincorsa ad un piazzamento in Champions League. Il serbo è reduce dall'ottima prova fornita nel secondo tempo del derby e può essere l'arma in più nella gara contro la squadra del neo arrivato Edy Reja. Fra i bocciati nella passata stagione dei nerazzurri, Kuz è ripartito quest'anno fornendo in allenamento i segnali sperati da Mazzarri. In attesa della sua grande chance.

Il suo nome rientra però fra quelli che potrebbero salutare l'Inter nel corso della finestra di mercato invernale. Tanti gli apprezzamenti in Italia e in Europa. E in un mercato, quello dei nerazzurri, che dovrà autofinanziarsi a partire dalle cessioni, la società sarebbe pronta a valutare eventuali offerte. Tuttavia Kuzmanovic ha sempre fatto intendere di non essere disposto a trasferirsi in Premier (Sunderland e West Ham si erano fatte avanti in estate) né in altri club minori, ma di volersi giocare le sue carte in nerazzurro. Una scelta di carattere per chi adesso ce la metterà tutta per convincere definitivamente Mazzarri.

All'Olimpico mancherà l'infortunato Taider, fermato dalla lesione all'adduttore sinistro rimediata ad Appiano. Confermatissimo il 3-5-1-1, il dubbio maggiore è a centrocampo e riguarda proprio l'assenza dell'algerino. Il ballottaggio è quindi fra Kuzmanovic e il capitano Javier Zanetti, al rientro da titolare proprio nel derby che ha chiuso il 2013. Da escludere invece un impiego dal 1' di Kovacic, a meno che Mazzarri non decida alla fine di tirare fuori dall'undici Ricky Alvarez. Per dare una mano a Cambiasso in fase di copertura servirà infatti chi è già allenato nel compito. Il dubbio rimane aperto, ma in caso di chiamata Kuz vuole farsi trovare pronto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 05 gennaio 2014 alle 21:55
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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