Sarà la nebbia, quella che avvolge Milano fino a non vedere i tuoi stessi passi. Sarà. Le situazioni che nel dopo-derby sarebbero dovute essere tutte piuttosto chiare, si stanno ingarbugliando maggiormente. Incredibile. Da Tevez a Forlan, chi c'è e chi avrebbe dovuto esserci. E i discorsi sono ben intrecciati.

Partiamo dall'uruguaiano. Diego sta vivendo un'annata davvero sfortunata. Prima la mancata iscrizione in lista Champions, poi i continui acciacchi. La ricaduta, terzo stop in stagione, è di ieri: stiramento tra il primo e il secondo grado al retto femorale della gamba destra. Stop di circa 3 o 4 settimane. Trattandosi di Forlan, anche 5. Forse, tornerà per il Marsiglia. Un bel danno per Ranieri, che in attacco deve fare i conti con la giovane età di Castaignos, il basso rendimento di Zarate, i guai di Sneijder e pure la lombalgia di Coutinho. Restano Milito e Pazzini, che tra l'altro hanno quasi le stesse caratteristiche. C'è ancora qualcuno che affermi che l'Inter non abbia bisogno di rinforzi nel reparto offensivo?

Con l'olandese ex Feyenoord sulla via del prestito e l'argentino ex Lazio sulla via del mancato riscatto, è evidente che lì davanti qualcosa manchi. E se Ranieri aveva chiesto già in precedenza un attaccante, figurarsi ora. Oggi, contro il Genoa in Tim Cup, si capirà se a Zarate verrà concessa la chance del riscatto. Al contrario, un'esclusione anche in situazioni di emergenza, per lo più in un match meno probante, lancerebbe un segnale chiaro: via subito.

Qui torna d'attualità il nome di Carlos Tevez. A differenza di quanto non si dica in giro, infatti, Carlitos continua a preferire l'Italia alla Francia e non c'è mai stato un diniego verso la destinazione nerazzurra (leggi qui). Oggi, come detto, l'incontro tra Paris SG e l'entourage dell'Apache per verificare la fattibilità dell'operazione con i parigini. Oggi, quindi, forse si giungerà a una nuova tappa importante per capire dove andrà Tevez e le sorprese sono dietro l'angolo. Rispetto a un paio di giorni fa, ora più nessuno giura sul passaggio certo dell'argentino alla corte di Ancelotti. In un senso, o nell'altro, il colloquio Leonardo-Joorabchian dovrebbe far sfumare la nebbia che avvolge l'intera vicenda. Quella nebbia che sarebbe dovuta scomparire dopo il derby.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 gennaio 2012 alle 09:30
Autore: Alessandro Cavasinni
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