Subito Edin Dzeko, poi rotta su Edinson Cavani. L'Inter intende reagire allo scippo juventino di Lukaku e per farlo punta a un doppio colpo, avendo già incassato rassicurazioni su entrambi i fronti: il bosniaco ha rispedito al mittente l'offerta di rinnovo da parte della Roma, mentre l'uruguaiano ha risposto positivamente alle sollecitazioni provenienti da Milano. La Gazzetta dello Sport aggiorna.

DZEKO - Il rilancio a 15 milioni non ha sortito gli effetti sperati, il club giallorosso è fermo a quota 20 ma se l’Inter resta fiduciosa su una conclusione a breve vuol dire che ha in testa la possibilità di un ulteriore rilancio, magari attraverso dei bonus. Da escludere il coinvolgimento di Vergani. Nei giorni scorsi il d.s. giallorosso Petrachi ha provato a sondare il terreno con il bosniaco sull’ipotesi di un rinnovo del contratto in scadenza nel 2020, ricevendo in cambio un deciso rifiuto. Allo stesso tempo la Roma non vuole chiudere l’operazione prima di aver in pugno il sostituto del centravanti. E il club giallorosso si fa forte anche del fatto che il bosniaco per il futuro valuterebbe con attenzione anche le proposte provenienti dalla Cina, svincolandosi dal patto stretto con l’Inter. Come a dire: l’ipotesi che Dzeko possa davvero interessare a scadenza all’Inter è da escludere.

CAVANI - La novità è che l’attaccante ha dato la propria disponibilità, sta prendendo in seria considerazione l’ipotesi di intavolare una trattativa, che pure non è stata ancora avviata. Cavani deve ancora convincersi a desistere dalla sua idea iniziale, cioè quella di restare a Parigi fino alla scadenza del contratto, ovvero fino al 2020, per poi decidere liberamente la prossima destinazione tra 12 mesi. Secondo punto: l’operazione è complicata perché ha costi elevatissimi, non tanto dal punto di vista del cartellino quanto su quello dell’ingaggio. Cavani a Parigi ha uno stipendio da 10 milioni netti a stagione più premi che lo spingono oltre quota 12. È ovvio che l’Inter possa pensare di convincerlo solo allungando il più possibile la scadenza, magari offrendo come ingaggio una cifra non lontana da quella inizialmente proposta a Lukaku, ovvero 9 milioni bonus compresi. Ma è la scadenza a segnare la differenza. L’Inter ha in testa un triennale. Chissà, magari anche la promessa un domani - ammesso che all’uruguaiano interessi il ragionamento – di favorire un ingaggio in Cina.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 31 luglio 2019 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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