Lo scudetto si gioca a porte chiuse? Juventus-Inter di domenica si disputerà regolarmente: a oggi sembrerebbe scongiurata l’ipotesi di un rinvio, ma sarà con ogni probabilità un big match senza pubblico, a meno di uno spostamento in altra sede chiesto dalla Juventus. È il risultato di un Decreto a cui il Governo e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora stavano lavorando da ieri e che sarà ufficializzato oggi - si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Decreto che prevede la possibilità di continuare le manifestazioni sportive, ma rigorosamente a porte chiuse per le regioni interessate dall’emergenza coronavirus, dunque anche il Piemonte. La discussione ancora in atto è sulla durata del provvedimento: sei o sette giorni? Passaggio non banale: in caso di sette giorni, il Decreto riguarderebbe anche il match che vale una bella fetta di titolo dell'Allianz Stadium.

"Soffriremo un poco, ma ora non saprei dire se la prossima settimana continueremo con le stesse misure. Le nostre valutazioni le assumiamo sulla base della valutazione dei tecnici e degli esperti. Vedremo e monitoreremo l’evoluzione del contagio del virus e valuteremo. Se avremo un forte effetto contenimento ci rassicurerà, ma non credo che potremo allentare nel giro di qualche giorno»" ha detto il premier Conte a «Non è l’Arena» di La7. E il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva ancor prima spiegato: "C’è un interesse primario che è la salute, ma è chiaro che l’obiettivo è di ristabilire la normalità il prima possibile".

È stata una giornata bollente, ieri, in casa nerazzurra. Raccontano che Beppe Marotta - scrive la rosea - nelle ultime 24 ore abbia ricaricato il cellulare un numero imprecisato di volte, per provare a trovare date dove non ci sono e regalare certezze ad Antonio Conte. I destinatari delle chiamate? Praticamente tutto il mondo dello sport e della politica, dal ministro della Salute Roberto Speranza al governatore della Lombardia Attilio Fontana, fino al presidente del Coni Giovanni Malagò. Il punto di partenza è chiaro: l’Inter avrebbe voluto giocare regolarmente ieri contro la Samp. E il decreto legge di sabato sera ha colto di sorpresa tutti ad Appiano, perché oltre al rinvio causa coronavirus non si è in alcun modo presa in considerazione l’ipotesi di giocare la gara di campionato a porte chiuse. Scelta che avrebbe evitato di complicare un calendario che – date alla mano, ipotizzando un cammino di Lukaku e compagni fino alle finali di Coppa Italia ed Europa League – offre da qui a fine campionato un solo mercoledì libero per i nerazzurri, ovvero il 20 maggio, quattro giorni prima dell’ultima giornata di Serie A. In ogni caso, il ritorno con il Ludogorets si giocherà regolarmente giovedì a Milano e a porte chiuse: la decisione sarà ufficializzata probabilmente già oggi, restano solo un paio di passaggi tecnici da sistemare ma ieri sera era ormai tramontata l’ipotesi emersa nelle prime ore di ieri mattina. La Uefa, pur aspettando le decisioni del governo italiano, aveva infatti comunque cominciato a valutare l’eventualità del campo neutro.

"Dobbiamo essere prudenti, bisogna capire l’evoluzione della situazione – ha detto il vice ministro alla Salute Pierpaolo Sileri –, ma stando così le cose non vedo perché non si dovrebbe giocare". Altro nodo: il recupero con la Samp. l'ad del club di Viale della Liberazione sta provando a giocarsi le sue carte, tentando di evitare uno slittamento del match al 20 maggio, unica data certa oggi ipotizzabile. L’a.d. ha provato a suggerire un’ipotesi tuttora allo studio della Lega: disputare il match di campionato con la Sampdoria la prossima settimana, al posto della semifinale di ritorno di Coppa Italia con il Napoli. La partita contro la squadra di Rino Gattuso verrebbe in questo caso spostata al 13 maggio – ovvero la data oggi stabilita per la finale –, con conseguente slittamento di una settimana dell’atto conclusivo del torneo, ovvero al 20 maggio. Anche di questo si discuterà oggi nell’incontro a Roma tra Figc, Governo e Leghe. Il rebus non è di semplice soluzione. Ma l’Inter non vuole che la strada diventi più complicata di quanto non lo sia già. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 08:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print