Nuova esperienza per il portiere Pierluigi Gollini, che s'è accasato alla Fiorentina. Nella conferenza stampa di presentazione, l'estremo difensore ha ricalcato il suo passato in Italia. Questo un estratto delle dichiarazioni riprese da 'Tuttomercatoweb': "Il mio addio all'Atalanta non è dovuto ad una scelta tecnica, ma solo per i problemi personali con una persona. Ho dimostrato tutto sul campo. Sono il portiere italiano che ha maggiori presenze in Europa negli ultimi anni. Mi porterò sempre nel cuore le persone di Bergamo e la famiglia Percassi".

Sogna di giocare la Champions e come è andata la prima esperienza in viola?
"Sarebbe un sogno bellissimo e un bellissimo premio per club e tifosi. Tornare mi fa un certo effetto. Ho passato qui un solo anno ma è stato un anno fondamentale. Mi ha preparato a fare tutti gli step successivi. Io avevo una grande voglia e quell'anno mi ha permesso di vivere il mio primo anno lontano da casa. Senza questa esperienza non sarei potuto andare al Manchester. Ho trovato persone fantastiche e non a caso sono tornato".

Cosa le ha dato l'esperienza al Tottenham?
"Più si va in alto più le persone sono umili. Mi ha fatto crescere molto, anche stare a fianco di un campione del mondo come Lloris. Anche senza giocare ci sono tante cose da imparare. La Premier è un campionato molto difficile, il gioco è più fisico ed è un'esperienza che mi ha dato tanto".

Ha qualche segreto da para rigori?
"Prima di pararli in Serie A ci è voluto un po' di tempo. C'è una parte di studio e poi l'istinto che seguo sempre perché è l'essenza del portiere".

Giocare con i piedi è importante per un portiere?
"Il portiere deve essere completo, non può giocare solo con i piedi, bisogna parare e saper fare tutto il resto. Bisogna essere completi e dare affidabilità alla squadra".

Sezione: Il resto della A / Data: Ven 15 luglio 2022 alle 23:29
Autore: Niccolò Anfosso
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