Il Governatore, così lo ribattezzarono a Milano. Due anni di Inter, ma sono bastati a Paul Ince per entrare per sempre nel cuore del popolo nerazzurro. Il doppio ex della sfida di stasera parla alla Gazzetta dello Sport.

Ince, quanto è speciale Inter-Liverpool?
"Molto speciale, mette a dura prova le mie emozioni: non siamo in tanti a poter dire di aver giocato sia per il Liverpool che per l’Inter. A Milano, però, è scattata una connessione che non ho mai provato, anche se pure a Liverpool mi sono sentito parte di una famiglia. Perdere il derby con il Milan, lo ammetto, mi ha deluso molto: avevo con me una buona bottiglia da stappare, mi è servita per consolarmi (ride, ndr). La reazione, però, è stata immediata: l’Inter è nel momento giusto per decollare. Ma occhio al Liverpool, non pensate sia facile solo per il caos che sta vivendo...".

Ci spieghi meglio.
"Il Liverpool è una squadra assurda, stranissima, e per questo pericolosa: può segnare tanti gol e prenderne altrettanti da chiunque".

Dell’Inter, invece, cosa le piace?
"È sicura di sé, ha una struttura chiara. Sono stati bravi i dirigenti a dare una chance a Chivu: tutti i grandi hanno avuto qualcuno capace di dare fiducia ai giovani. Amo molto Akanji, acquisto fantastico, e Dimarco, il migliore della stagione. Davanti Lautaro è uno dei top al mondo e Thuram fa movimenti intelligenti in area. Ecco, direi che l’Inter ha tutto: qualità difensiva, impianto di squadra, soluzioni offensive. Ma la battaglia si vince in mezzo".
 

Sezione: Focus / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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